Mantica: siamo operativi e l’unione fa la forza

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E’ il sottosegretario agli Affari esteri Alfredo Mantica a guidare questa annualità di presidenza italiana dell’IAI, Iniziativa Adriatico Ionica, annualità che si concluderà nel prossimo giugno 2010, a dieci anni esatti dal primo incontro che si svolse nel capoluogo marchigiano, alla presenza dell’allora presidente della Commissione europea Romano Prodi, del responsabile per gli Affari esteri dell’Unione Javier Solana e dei membri di tutti i governi coinvolti. E al sottosegretario Mantica che spetta fare un primo “bilancio” semestrale della presidenza italiana…
Dalla Dichiarazione di Ancona a quella di Atene: l’IAI adesso muove i primi passi per la progettazione di esperienze comuni. Come sta procedendo la Presidenza italiana?
“La nostra Presidenza IAI è stata inaugurata lo scorso giugno ad Ancona sulla base di specifiche priorità, tra cui l’esigenza di conferire alla IAI un ruolo quanto più possibile concreto e incisivo, attraverso un approccio “project-oriented” alla cooperazione in aree di comune interesse, come Ambiente, Turismo, Cultura e Cooperazione inter-universitaria, Trasporti e Cooperazione marittima, Piccole e medie imprese. E’ auspicabile che la nostra cooperazione si traduca in forme concrete di azione e non rimanga limitata allo scambio di vedute tra tecnici e politici.
L’istituzione di un Segretariato per l’Iniziativa ad Ancona è sicuramente un passo concreto in questa direzione, perché aiutando il coordinamento tra i Paesi garantisce una continuità d’azione alle Tavole Rotonde, affinché le discussioni si possano trasformare in azione effettiva. Al tempo stesso, sosteniamo l’integrazione europea dell’intera regione IAI, l’approfondimento del dialogo IAI – Unione Europea e il rafforzamento della cooperazione tra organismi regionali operanti nell’area”.
A quale settore è stata data la priorità in termini di organizzazione di progetti specifici per l’area?
“Turismo, ambiente, piccole e medie imprese, trasporti e cooperazione marittima, cultura e cooperazione interuniversitaria: queste sono le macro aree su cui la Presidenza italiana ha impostato il suo programma. Ciascuna area si compone poi a sua volta di settori specifici, oggetto di cooperazione”.
Siamo ormai quasi al traguardo dei primi sei mesi italiani: che tipo di bilancio si può trarre? Che cosa è stato fatto e che cosa sarà fatto a breve?
“La Presidenza italiana ha preso avvio lo scorso giugno, ma data la successiva pausa estiva il programma è stato strutturato in modo da avviare concretamente le attività a partire da settembre. Direi che dunque stiamo entrando ora nella fase operativa della Presidenza. Il mese scorso si è riunita la Tavola Rotonda sul Turismo, che ha cominciato a lavorare su un protocollo di intesa per la promozione del turismo nell’area adriatico ionica. Nei prossimi mesi sono previste riunioni delle Tavole Piccole e Medie Imprese e Ambiente/Protezione della Natura. A dicembre, inoltre, sarà realizzata una conferenza sulla cooperazione universitaria adriatico ionica in collegamento al Mediterraneo”.
Come è stata attuata e come si è articolata la collaborazione con i Ministeri e le Regioni in virtù del lavoro dell’IAI?
“La Presidenza italiana ha attribuito prioritaria importanza al coordinamento dell’agenda di attività IAI con gli Stati membri, tenendo in considerazione le priorità politiche dell’area, improntando il lavoro delle Tavole rotonde a un approccio “project-oriented” ed esplorando le possibilità di co-finanziamento su fondi comunitari, d’intesa con la cooperazione decentrata a livello di Regioni, Enti Locali, Camere di Commercio, network universitari e scientifici. La cooperazione decentrata in ambito IAI è una ricchezza da valorizzare ed è per questo che la Presidenza italiana ha coordinato la propria agenda in stretta cooperazione con le Regioni adriatico-ioniche.
Nel complesso, la Presidenza IAI è frutto di sinergie che si sono attivate a sostegno di un progetto di più ampia portata, che è quello a cui il Ministero degli Esteri riconosce una priorità fondamentale: la necessità di coordinare iniziative, progetti e azioni a favore dello sviluppo dell’Adriatico sotto una sola cornice, per garantire un migliore coordinamento e una massimizzazione di risultati. Altre regioni europee si sono attivate in questa direzione: penso al Mar Baltico e alla regione danubiana, per esempio, che hanno spinto la Commissione Europea a farsi coordinatrice di politiche specifiche per quelle macro-aree. Ecco, anche l’Adriatico dovrebbe essere oggetto di tali azioni specifiche ed è con questa prospettiva che la IAI, disponendo anche di un Segretariato di supporto, potrebbe catalizzare energie, azioni, progetti e iniziative di una pluralità di attori adriatici per convogliarle verso una strategia di sviluppo da promuovere a Bruxelles, perché le istituzioni comunitarie ne diventino madrine e sostenitrici”.

Mantica: “We are ready, togetherness makes strength"
It’s the undersecretary to the Foreign policies Alfredo Mantica to guide this annuity of Italian presidency of the AII, Adriatic Ionic Initiative. From the Declaration of Ancona to that one of Atene: the AII now moves the first steps to plan common experiences. How is proceeding the Italian Presidency?
“Our Presidency AII has been inaugurated the last June to Ancona on the base of specific priorities, between which the requirement to confer to the AII a role to much more possible concrete and incisor, through an approach “project-oriented” to the cooperation in areas of common interest, like Environment, Tourism, Culture and Inter-university Cooperation, Transports and marine Cooperation, small and averages enterprises. We hope that our cooperation is translate in concrete forms of action and doesn’t remain limited to the exchange of views between technicians and politicians. The institution of a Secretariat at Ancona is a concrete step in this direction, because helping the coordination between the Countries it guarantees a continuity of action to the Round Tables, so that the arguments can be transformed in effective action”.

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