Edilizia: Nuove norme per affidamento appalti

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Udine, 09 mar – La Regione sta perfezionando due norme per la semplificazione, trasparenza e garanzia di professionalità degli appalti e continuerà, pur in regime di ristrettezza di bilancio, ad erogare fondi per il settore edile e le opere pubbliche. Queste le due linee d\’intervento emerse oggi nel corso dell\’incontro che il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha promosso tra gli assessori Elio De Anna (Ambiente e Lavori pubblici), Riccardo Riccardi (Mobilità e Infrastrutture di trasporto) e Federica Seganti (Pianificazione territoriale e Autonomie locali) e i rappresentanti delle associazioni regionali e provinciali dei costruttori (ANCE) e quella dei Comuni (ANCI FVG). Le misure normative temporanee e di carattere eccezionale, in deroga al testo che disciplina i lavori pubblici (14/2002), scioglieranno due nodi: il primo è garantire l'esecutività dell'opera attraverso l'aggiudicazione delle gare tramite l'offerta economicamente più vantaggiosa e non più con il sistema al massimo ribasso che in Friuli Venezia Giulia ha raggiunto soglie oltre il 50 per cento, con grave pregiudizio per la sicurezza del lavoro, la qualità dell'opera e i tempi di esecuzione.
Il secondo nodo, che valorizzerà le esigenze delle imprese locali, riguarda la possibilità di fissare la soglia di un
milione di euro al di sotto della quale non è configurabile un interesse di carattere transfrontaliero degli appalti e, di
conseguenza, la possibilità di affidare la gara dell'opera a carico del responsabile unico del procedimento, mediante semplice ricerca di mercato estesa a 15 ditte al massimo.

In questo contesto si inserisce anche la disposizione di una norma che eleverà la soglia da 20 a 50 mila euro per
l'affidamento di servizi di ingegneria e architettura. Al di sotto di questo importo l'affidamento dei servizi avverrà,
dunque, con una procedura semplificata, ovvero tre professionisti invitati con procedura di imparzialità e rotazione.

Durante l'incontro è stata condivisa l'importanza di organizzare una giornata di aggiornamento nella quale verrà ribadita l'applicabilità della normativa regionale fino a che non vi saranno altre disposizioni legislative. La Regione si è impegnata a tal fine ad inviare una circolare esplicativa a tutti i funzionari delle autonomie locali.

"La legge regionale sugli appalti, la 14/2002, è stata integrata nel 2009 da ulteriori aggiornamenti ed è pertanto la norma di riferimento per i lavori pubblici e i relativi appalti nel nostro
territorio – ha ribadito l'assessore regionale De Anna -. Chiediamo ai funzionari dei Comuni, delle Province e delle Ater di applicare tale norma perché rappresenta la base di partenza per un rilancio dell'economia nella nostra regione che in questo momento risulta particolarmente penalizzata e in difficoltà".

Nell'apprezzare la sinergia che l'Amministrazione regionale ha attivato, anche a seguito dei suggerimenti proposti dall'ANCE nel convegno del 14 gennaio scorso in Regione, il presidente
regionale, Donato Riccesi, ha ricordato il difficile momento congiunturale (400 aziende chiuse nel 2009, 2.000 occupati persi nel 2009 secondo la fonte Casse edili che prevede altrettanti disoccupati nel 2010).

"Condividiamo le proposte della Regione che accolgono le richieste già da noi formulate congiuntamente alle organizzazioni sindacali – ha affermato Riccesi -. Riteniamo però indispensabile anche la realizzazione in tempi stretti di un prezziario regionale aggiornato e di un sistema efficace di raccolta dati relativi non solo alle aggiudicazioni di opere pubbliche ma anche al monitoraggio dell'iter di costruzione con relativo costo
finale dell'opera, tempi di realizzazione e contenziosi. Tutte questioni particolarmente preoccupanti – ha concluso Riccesi – soprattutto nel caso di aggiudicazioni al massimo ribasso fortemente sottocosto che hanno caratterizzato tutto il 2009".

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