Economia: vertice sulla crisi in provincia di Gorizia

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Gorizia, 06 apr – Il punto sui problemi che la crisi ha lasciato ancora aperti nel tessuto economico e nell\’occupazione in provincia di Gorizia è stato fatto in un incontro che la Regione ha promosso oggi con i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori e degli Enti locali. Alla riunione, che si è svolta nella sede di Gorizia della Regione, erano presenti il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Luca Criani e l\’assessore al Lavoro Alessia Rosolen. Accanto ai sindacalisti, per gli Enti locali hanno partecipato al vertice il sindaco di Gorizia Ettore Romoli e l\’assessore provinciale al Lavoro Alfredo Pascolin, presente anche il consigliere regionale Gaetano Valenti. Sono stati esaminati i due principali punti di crisi aperti in questo momento nell'Isontino nel settore industriale, la Carraro di Gorizia e la Eaton di Monfalcone, ma anche gli altri comparti considerati "in sofferenza", come per esempio quelli del legno, dell'edilizia e dell'autotrasporto.
Per quanto riguarda la principale azienda presente in provincia, la Fincantieri di Monfalcone, è stato sottolineato come l'attuale vuoto di lavoro – per fortuna solo momentaneo, grazie all'acquisizione di nuove commesse – rischia di scaricarsi sull'anello più debole del ciclo produttivo, cioè sui lavoratori dell'indotto.
La città di Gorizia sta vivendo un progressivo impoverimento anche nel campo del Pubblico impiego, come conseguenza della razionalizzazione della rete degli uffici periferici delle diverse Amministrazioni centrali dello Stato. Un processo che, secondo gli Enti locali, dovrebbe essere gestito meglio, in una più equilibrata visione regionale.
Gli assessori Ciriani e Rosolen hanno richiamato l'attenzione sugli strumenti che l'Amministrazione regionale ha messo con tempestività in campo per affrontare la crisi, in termini di ammortizzatori sociali, politiche attive del lavoro, politiche industriali. Strumenti che, per quantità e per qualità, "hanno pochi riscontri in altre regioni italiane".
La riunione di oggi è servita soprattutto a uno scambio di informazioni e ad affinare gli strumenti disponibili per
affrontare le specifiche situazioni di crisi dell'Isontino, soprattutto per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali alla
Eaton e le prospettive della Carraro, su cui la Regione sta attivamente operando – è stato detto – con l'obiettivo principale di salvaguardare l'occupazione.
La crisi mondiale si è innestata in provincia di Gorizia su un tessuto economico già in profonda trasformazione, in seguito al venir meno del confine. La strategia della Regione, punta a difendere il manifatturiero (Fincantieri, ma anche il polo aeronautico della Finmeccanica a Ronchi dei Legionari) ed a sviluppare nello stesso tempo i punti di forza.
Tra questi, il vicepresidente ha ricordato il porto di Monfalcone, coinvolto nel progetto presentato da Unicredit, e
l'aeroporto, su cui finalmente si è arrivati a una chiarezza sull'assetto societario, premessa per un'azione di rilancio.
Ma Ciriani ha citato anche, per la sua valenza economica, il settore turistico di Grado, per il quale la Regione ha assicurato nonostante le difficoltà di bilancio la quota storica di risorse finanziarie, mentre è in fase di avvio il progetto delle nuove terme.
Nel corso della riunione sono stati forniti i dati aggiornati sulla cassa integrazione che, in provincia di Gorizia, permane elevata: ha toccato nello scorso febbraio le 311.883 ore. All'interno del dato complessivo, è diminuita la cassa di tipo ordinario ed è invece aumentata quella straordinaria.
Anche se ci sono indubbiamente segnali di ripresa dell'economia, deve dunque restare alta l'attenzione sul fronte occupazionale.
Gli assessori regionali hanno rilevato come questo aspetto dovrà essere affrontato con quella coesione e con quel senso di responsabilità che ha finora caratterizzato i rapporti tra tutte le parti coinvolte sin dall'inizio della crisi, in particolare proprio in provincia di Gorizia.

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