Iniziativa Adriatico Ionica – la seconda ‘dichiarazione di Ancona’

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Obiettivo 2014. E\’ il termine per costituire la Macro-regione Adriatica, fissato oggi nel corso della Riunione del Consiglio dell\’Iniziativa Adriatico Ionica, tenutasi ad Ancona in occasione della scadenza annuale della Presidenza italiana, alla presenza del Ministro degli Esteri, Franco Frattini, del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca e degli altri 8 Ministri degli Esteri dei Paesi membri (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia,Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia). La costruzione di una macro regione è tra i principali contenuti della Dichiarazione di Ancona, firmata dal Ministro Frattini, da Ilir Meta (Albania), Sven Alkalaj (Bosnia 'Erzegovina), Gordan Jandrokovic (Croazia), Spyros Kouvelis (viceministro Grecia), Milan Rocen (del Montenegro che assumerà dal 1 giugno la presidenza della IAI) e segue quella firmata esattamente 10 anni fa, nella stessa sede di Palazzo degli Anziani che decretò la nascita dell'Iniziativa Adriatico Ionica. La macro-regione Adriatica è un progetto di cooperazione finalizzato alla sicurezza, stabilità, coesione e prosperità dell'area del bacino Adriatico Ionico e di interconnessione tra istituzioni, fondi e normative, su aree tematiche come infrastrutture, turismo, cultura, ambiente, sviluppo rurale, gestione delle coste, rapporti tra Università, che vede coinvolti Paesi già membri dell'Unione Europea e altri che stanno seguendo l'iter di adesione o sono in fase avanzata, come la Croazia. L'iniziativa, che si basa sul modello collaudato della Regione del Baltico (tra Germania, Estonia, Lituania, Lettonia e Russia), ha tutti i prerequisiti per diventare un progetto operativo di sviluppo, da portare a compimento tra 4 anni, proprio quando la Grecia lascerà la presidenza UE all'Italia. Un'iniziativa che il ministro Frattini ha definito una strategia importante che non duplica strutture già esistenti, ma che valorizza e rende efficaci le diverse esperienze di cooperazione transfrontaliera già in atto (IAI, Programma IPA, Euroregione Adriatica), quelle cioè sulle quali l'Italia gioca un ruolo fondamentale. Il presidente Spacca ha parlato di clima molto positivo e costruttivo. 'C'è una forte determinazione da parte di tutte le delegazioni 'ha detto – per arrivare alla creazione della macroregione adriatico ionica nel 2014. Una strategia per trasformare l'Adriatico da spazio di pace e relazioni a vera infrastruttura. C'è anche la consapevolezza che il Sudest è il fianco più debole dell'Europa e per questo la Macro regione servirà da spinta al rafforzamento dell'Unione Europea e all'integrazione. Siamo molto soddisfatti, perchè sulla strategia della macroregione c'è una convergenza forte. Dieci anni fa, quando fu creata la IAI, si usciva dalla guerra balcanica e la strategia dei paesi aderenti all'Iniziativa era quindi tutta volta verso un disegno di pace, verso obiettivi di carattere politico. Oggi il quadro è mutato, si punta a progetti che favoriscano lo sviluppo e l'integrazione. Avere nelle Marche, ad Ancona, la sede del segretariato permanente IAI è una grande responsabilità. Il Segretariato può contare sul contributo delle città, delle Università delle Camere di Commercio, delle Istituzioni. Il lavoro dell'Italia in questo anno di presidenza è stato valutato da tutti i paesi aderenti molto positivamente. L'impegno della Regione è a proseguire i tanti progetti in corso con l'altra sponda dell'Adriatico, progetti a 360 gradi: dall'urbanistica alle Pmi, dalla cultura (con il prossimo Festival Adriatico – Mediterraneo) ai servizi sociali. Proseguiremo con queste iniziative che partono dal basso- ha concluso Spacca – ma con la firma di oggi della Dichiarazione di Ancona ci sarà un cambio di paradigma’. Frattini ha riferito che la riunione del Consiglio IAI è servita anche a tracciare il bilancio dell'anno di presidenza italiana ed ha poi giudicato molto positivamente l'attività del Segretariato permanente dell'Adriatico – Ionio, con sede ad Ancona, dicendo che in soli due anni dalla istituzione ha svolto un 'buon lavoro' di 'project oriented', operando come catalizzatore di proposte da parte dei Paesi membri. Il ministro del Montenegro, Rocen, dopo aver ricordato che 10 anni fa il Montenegro non esisteva ancora come Stato, ha espresso la volontà di seguire le iniziative avviate dall'Italia come esempio e guida di cooperazione, specialmente nel turismo, promozione-sviluppo delle PMI e della protezione ambientale. Però abbiamo un vantaggio in più 'ha concluso Rocen – siamo piccoli e tutti ci vogliono aiutare’.

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