Da Bruxelles via libera condizionato sui visti

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Nonostante la crisi politica in Albania, la Commissione europea ha deciso di promuovere il paese delle aquile insieme alla Bosnia, dando un parere positivo sulla liberalizzazione dei visti, a patto che i due paesi adempiano i 3 criteri rimanenti al più presto, in modo che Parlamento e Consiglio dei Ministri possano deliberare la libera circolazione dei cittadini dei due paesi entro l’autunno. La Commissione europea ha raccomandato la liberalizzazione dei visti per l'Albania e la Bosnia Erzegovina. La notizia è stata comunicata ai media dal Commissario europeo per gli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, in una conferenza stampa il 27 maggio scorso a Bruxelles.

"Sono lieta di informarvi che la Commissione europea ha approvato la raccomandazione per liberalizzare il regime dei visti per i cittadini di Albania e Bosnia-Erzegovina, – ha detto Malmstrom, ricordando come – la proposta odierna è il risultato del lavoro duro e intenso delle autorità e delle popolazioni di questi paesi nella realizzazione dei criteri. Sono certo che i due paesi, sulla base dei buoni risultati che si sono già verificati, saranno in grado di compiere i rimanenti criteri in tempo per consentire al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri di dare il via libera a questa proposta il più presto possibile".
"La Ce ha monitorato attentamente il percorso della liberalizzazione dei visti sin dall'inizio. Si è fatto molto per arrivare a questo traguardo, però,manca ancora un po' per soddisfare i determinati criteri” – ha aggiunto Malmstrom, riferendosi alle tre condizioni connesse alla strategia di rimpatrio, lotta alla criminalità organizzata e la corruzione, e l'effettiva applicazione della nuova legge antimafia per la confisca dei beni criminali.
Per il Commissario, la CE continuerà a monitorare e riferirà al Parlamento e al Consiglio dei Ministri sul lavoro svolto: "Nonostante i buoni risultati, i due paesi non hanno ancora compiuto progressi nei settori in cui sono state individuate carenze. La Commissione europea continuerà a monitorare gli sforzi e riferirà al Parlamento e al Consiglio. Il controllo verrà svolto in estate, al fine di consentire a queste due istituzioni europee di adottare una decisione definitiva in autunno."

Alla conferenza stampa, si è parlato anche del rischio che potrebbe comportare la liberalizzazione dei visti, aumentando il flusso migratorio verso la zona Schenghen. Al riguardo, il Commissario Malmstrom ha replicato che un gruppo di esperti è a Tirana e Sarajevo per spiegare e sensibilizzare cosa comporta la liberalizzazione dei visti. Inoltre, ha aggiunto di essere a conoscenza della pubblicità del governo albanese nei media per rendere i cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri dopo l’abolizione dei regime dei visti.

Subito dopo la notizia, non si è fatto attendere la dichiarazione del Premier albanese Sali Berisha. La liberalizzazione dei visti è stato uno dei suoi cavalli di battaglia anche in questo secondo mandato consecutivo. “È la realizzazione di un sogno per i cittadini albanesi e una promessa mantenuta da questo governo, che ha adottato qualsiasi provvedimento, legge e riforma, al fine di "assicurare" questa decisione di Bruxelles, attesa da decenni”, ha detto Berisha.

Alla dichiarazione di Berisha, ha replicato subito l'opposizione, che considera importante il via libera della CE, ma avvisa il governo di sbrigarsi nell’adempimento dei 3 criteri richiesti per garantire l'approvazione del Parlamento e Consiglio europeo. "Ci appelliamo al governo e alle istituzioni pubbliche di procedere alla conclusione delle ultime tappe rimaste al fine di ottenere il via libera del Parlamento e del Consiglio il prima possibile"- ha detto il deputato socialista Ditmir Bushati.

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