Udine – L\’assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino, ha indetto a Udine, nella sede della Regione, una conferenza stampa per comunicare che nella notte tra lunedì scorso e ieri è stata recapitata al direttore dell\’ERSA una lettera anonima contenente alcune foglie di pianta di mais e una mappa topografica indicante un campo nei pressi di Fanna, in provincia di Pordenone, nel quale, secondo la missiva allegata, sarebbero state messe a dimora nel terreno sementi di piante ogm. Dalle analisi effettuate dai tecnici dei laboratori dell'ERSA, che sono accreditati per tali verifiche, è emerso che il
materiale vegetale inviato tramite la missiva appartiene effettivamente a piante di mais geneticamente modificate.
Al momento nulla prova che tale materiale coincida con le piante esistenti nel luogo indicato.
Alla luce di tali fatti, l'assessore Violino ha così informato della vicenda le autorità giudiziarie.
Secondo la legge nazionale, in particolare il decreto legislativo 212 del 2001, è vietato mettere in coltura sementi di varietà geneticamente modificate senza avere prima ottenuto un'apposita autorizzazione interministeriale, diversamente, l'autore della semina di ogm è punibile con l'arresto da 6 mesi a 3 anni o con l'ammenda fino a 50 mila euro. Violino ha inoltre ricordato che la richiesta presentata da un agricoltore del Friuli Venezia Giulia ai tre ministeri competenti al rilascio dell'autorizzazione, quelli della Salute, dell'Agricoltura e dell'Ambiente, era stata respinta dagli stessi lo scorso mese di Marzo.
In seguito, alcuni agricoltori della nostra regione avevano comunque minacciato la semina di mais ogm,diffondendo successivamente immagini televisive del fatto accaduto.
La preoccupazione dell'Amministrazione regionale è motivata dal fatto, come ha concluso Violino, che tra poco il mais andrà in fioritura e le piante ogm, qualora ne esistessero veramente nel campo indicato, rischierebbero di contaminare anche le colture circostanti.