Economia, a ‘Expo Shanghai 2010’, dal 30 agosto al 18 ottobre, sono 29 le iniziative promosse dal sistema emiliano-romagnolo

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Bologna – Ventinove iniziative dal 30 agosto sino al 18 ottobre in un mese ricco di eventi per rendere la partecipazione del sistema emiliano-romagnolo all’Expo 2010 di Shanghai efficace e assicurare la necessaria visibilità alla qualità del territorio regionale, delle sue imprese, dei lavoratori e delle istituzioni. In particolare, saranno di pertinenza della Regione Emilia-Romagna i primi 15 giorni di settembre, con un proprio spazio espositivo all’interno del Padiglione Italia che intende interpretare il tema generale dell’Expo, “Better City, Better Life”. Il programma completo delle iniziative sarà presentato venerdì 23 luglio, alle ore 10,30, presso l’Auditorium della Regione (viale Aldo Moro 18) durante un convegno dedicato all’Expo Shanghai. Ai lavori – aperti dall’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – interverranno Anna Maria Cancellieri (Commissario governativo del Comune di Bologna), Beatrice Draghetti (presidente Provincia di Bologna), Roberto Grandi (presidente di Promobologna), Bruno Filetti (presidente Camera di Commercio di Bologna), Fabio Roversi Monaco (presidente Bologna Fiere).
Il Padiglione, gestito da PromoBologna, è stato allestito da Bologna Fiere secondo le indicazioni del Comitato guida composto da Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Bologna Fiere, Camera di Commercio di Bologna.
Per favorire il processo di internazionalizzazione delle aziende regionali in Cina in occasione dell’Expo Shanghai 2010, la Regione Emilia-Romagna ha messo a punto due strumenti operativi: un bando per l’aggregazione di imprese e una manifestazione d’interesse. Inoltre, sempre alla scopo di favorire la penetrazione delle imprese emiliano-romagnole in Cina, la Regione ha bandito una gara per servizi di consulenza.
Le imprese che operano in Cina, quindi, potranno avvalersi dei suddetti servizi, quali ad esempio l’organizzazione di incontri “business to business”, con partner cinesi, e concretizzarli in meeting operativi con le strutture di ricerca della Tongji University o con altre controparti in loco.

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