Regione e provincie insieme per una nuova governance della cultura nelle Marche

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“Nonostante la crisi e soprattutto in un periodo di crisi , la cultura è un settore strategico per la creazione di ricchezza e per il miglioramento della qualità della vita”. Parte da questo presupposto l’impegno che la Regione e le cinque Province marchigiane hanno condiviso in queste settimane per tracciare le linee programmatiche che guideranno i settori dello spettacolo, del teatro, della musica e del cinema nel corso della IX legislatura, alla luce dei pesanti tagli alle risorse previsti dal Governo nazionale. La strategia d’insieme è stata illustrata oggi a Palazzo Raffaello dall’assessore regionale alla cultura Pietro Marcolini insieme agli assessori provinciali di Ancona Carlo Pesaresi, di Ascoli Andrea Antonini, di Fermo Giuseppe Buondonno e alla dirigente del settore Cultura della Provincia di Pesaro Silvia Melini. Assente, ma solo per altri impegni istituzionali, il sub commissario della Provincia di Macerata Tiziana Tombesi che partecipa comunque fattivamente al lavoro di gruppo in corso. “Le politiche culturali non vanno affrontate in un’ottica assistenzialista – ha spiegato Marcolini – ma come politiche di sviluppo al pari di quelle sociali e di quelle di sostegno al reddito, al lavoro e alla formazione. Questo è l’obiettivo, nonostante la crisi economica, aggravata dalla politica dell’attuale Governo di drastica riduzione dei trasferimenti verso le Regioni e gli enti locali, imponga di ridisegnare il quadro del sistema degli enti culturali di riferimento aumentando il livello di coordinamento e di razionalizzazione della spesa e dei servizi. Tutto ciò – ha aggiunto l’assessore – tenuto conto anche della perequazione delle risorse nella distribuzione opportunità su tutto il territorio regionale”.
In tutti i settori della cultura sarà promosso quindi un più incisivo coordinamento delle attività al fine di assicurare una migliore funzionalità nei settori della produzione, della distribuzione, della formazione e della razionalizzazione e riduzione dei costi di gestione e funzionamento.

Le iniziative:

– Al fine di trasformare teatri, musei, biblioteche, molti dei quali oggetti di recenti ristrutturazioni e adeguamenti, da semplici contenitori culturali a veri e propri poli di aggregazione sociale saranno istituite entro l’anno tra le 60 – 80 borse lavoro per giovani laureati. Saranno interessate circa 30 strutture. Un altro intervento, di forte valenza operativa, riguarda poi l’attivazione di un progetto di servizio civico di volontariato destinato a persone culturalmente qualificate con più di 60 anni di età da coinvolgere in alcune attività di gestione di contenitori culturali. Il lavoro di volontariato sarà ricompensato con una serie di agevolazioni per la fruizione di eventi culturali.

– Sarà dato seguito alle legge 133 del 13.102009 che istituisce il Distretto culturale delle Marche. L’iniziativa prevede la realizzazione di un sistema di relazioni e un network operativo regionale tra soggetti pubblici e privati, finalizzato alla governance delle dinamiche del settore cultura ed al sostegno adeguato dei programmi di sviluppo locali nell’ambito di dinamiche economiche integrate tra settori, attività e attori diversi tra loro (turismo, impresa, artigianato, commercio…). Una prima sperimentazione sarà avviata sul territorio piceno, dove sono già state effettuate le analisi preliminari attraverso uno studio di fattibilità, poi si procederà alle integrazioni necessarie per cogliere la regione nella sua unitarietà.

– Per quanto riguarda il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale la Regione, forte di una collaborazione consolidata con gli uffici territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali (Direzioni e Soprintendenze) sta lavorando per definire forme sempre più efficaci di intesa con lo Stato finalizzate ad una cabina di regia unitaria tramite la realizzazione di uno specifico Accordo di Programma.
I rappresentanti delle Province, al di là degli schieramenti politici, hanno espresso grande apprezzamento “per la sensibilità istituzionale e la volontà politica dell’assessore Marcolini nel coinvolgere concretamente gli enti locali nell’ottimizzazione del sistema” dichiarando di sentirsi “ parte integrante e ambasciatori di un metodo di confronto e collaborazione utile a tutti i settori della pubblica amministrazione”.

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