1,3 milioni per la promozione estera dei vini marchigiani

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La Giunta regionale, ad iniziativa del vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, ha recepito l’atto del Ministero per le Politiche agricole per la promozione estera dei vini. In particolare si tratta di risorse per 926 mila euro destinate a progetti di valorizzazione estera dei vini marchigiani, a cui si aggiungono ulteriori 370 mila e 400 euro di risorse regionali. Le modalità d’utilizzo dello stanziamento saranno disciplinate da apposito bando emanato dal servizio agricoltura della Regione, che riguarderà la campagna 2010/2011. “Il vino, in base alle statistiche più recenti, è il prodotto alimentare italiano più esportato – ricorda Petrini – e in questi mesi sembra rappresentare il traino alla ripresa dell’export nazionale. Sosteniamo quindi questo importante trend, rilevante sia per gli aspetti economici diretti, sia per la capacità dei vini marchigiani di rappresentare all’estero la qualità espressa dal nostro territorio. Le risorse messe a disposizione sono importanti, quasi un milione e 300 mila euro complessivamente. Ora la sfida per operatori ed organizzazioni del settore è quella di mettere a punto progetti efficaci, in grado di qualificare ulteriormente la produzione vitivinicola marchigiana, consolidandola nei mercati in cui è presente e conquistandone di nuovi. Ci sono mercati molto promettenti e in crescita, come quello cinese, indiano e brasiliano, dove i nostri prodotti vitivinicoli possono giocare un ruolo da protagonisti”.
In particolare il contributo pubblico sui progetti sarà del 50 per cento, con elevazione del 20 per cento, grazie alle risorse stanziate dalla Regione. In questo modo soltanto il 30 per cento delle spese sostenute per i progetti di promozione estera saranno a carico dei privati. Tuttavia la maggiorazione non opera e l’intervento pubblico rimane del 50 per cento nel caso in cui i progetti presentati contengano anche una sola azione rivolta, in modo inequivocabile e diretto, alla promozione e pubblicità di uno o più marchi commerciali. Un modo per garantire maggior sostegno agli interventi con carattere più generale. Aspetto rafforzato dalla previsione di criteri premianti a fronte di progetti che abbiano maggiore capacità di aggregazione dei beneficiari.
Le iniziative possono provenire da organizzazioni professionali o interprofessionali, consorzi di tutela, organizzazioni di produttori, produttori – trasformatori, soggetti pubblici con comprovata esperienza, associazioni anche temporanee d’impresa e di scopo tra i soggetti citati. Questi, inoltre, devono evidenziare un certo grado di rappresentatività – nel caso delle associazioni – o di produzione – nel caso dei produttori

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