Piano regionale infrastrutture, trasporto merci, logistica. Viventi: “Una rete moderna per una mobilità efficiente e sostenibile

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Potenziare le infrastrutture per sostenere la crescita economica, promuovere una mobilità sostenibile, collegare le Marche alle grandi vie di comunicazione. Sono gli obiettivi del “Piano regionale infrastrutture, trasporto merci, logistica”, che la Giunta ha inviato all’Assemblea legislativa per l’adozione. L’atto amministrativo era stato trasmesso all’inizio dell’anno, ma non è stato approvato entro la data di scadenza della legislatura. L’assessore alle Infrastrutture, Luigi Viventi, ha predisposto un nuovo documento, recependo aggiornamenti e integrazioni pervenuti dagli enti interessati, in particolare dall’Autorità portuale di Ancona. “Il Piano sintetizza, in maniera organica, tutte le iniziative avviate, le strategie per lo sviluppo e la riorganizzazione del settore della mobilità, anche dal punto di vista della logistica – afferma l’assessore – Delinea una programmazione integrata utilizzando gli studi già sviluppati e fissando obiettivi puntuali per gli interventi finanziari e legislativi della Regione”. Secondo Viventi la strada da percorrere è quella della “concertazione tra istituzioni locali, gestori di rete, operatori di trasporto e della logistica, imprenditori, allo scopo di delineare un quadro d’insieme per realizzare sul territorio, nei diversi distretti produttivi, adeguate e moderne strutture per la mobilità e il trattamento logistico delle merci”. Il Piano individua tutti gli interventi infrastrutturali necessari a potenziare le reti di interesse regionale, garantendo la massima integrazione tra le varie mobilità. Le reti dovranno raccordarsi, in una logica di complementarietà, con l’Interporto di Jesi, il porto di Ancona, l’aeroporto di Falconara, puntando sulla riqualificazione del trasporto ferroviario e dell’autotrasporto. Oltre a una relazione generale, il Piano approfondisce le questioni legate al porto di Ancona, all’interporto e alle strutture logistiche minori, agli aeroporti e alle avio superfici, alle infrastrutture stradali e ferroviarie, alla mobilità sostenibile, ai temi ambientali.

SCHEDA.

Il Piano è lo strumento che raccoglie e mette a sistema la programmazione regionale di quasi dieci anni. Promuove azioni e interventi per favorire il migliore posizionamento della regione nel contesto logistico nazionale e internazionale attraverso un programma di lunga scadenza e di riorganizzazione del sistema dei trasporti su ferro e su gomma. In particolare, la strategia di attuazione della rete di prevede, nei prossimi dieci anni, interventi per decongestionare le città della fascia costiera dal traffico di attraversamento mediante il potenziamento degli assi longitudinali e dei nodi. In tale contesto si rendono necessari interventi di completamento dei lavori della terza corsia dell’A14 fino a Pedaso entro il 2015 e fino a Porto d’Ascoli entro il 2020; di completamento dei lavori del raddoppio variante SS16 di Ancona; di completamento degli allacci del porto (uscita ovest) e aeroporto; di progettazione dello svincolo val Potenza. Nell’area collinare le azioni vanno concentrate intorno ai maggiori centri urbani per realizzare quei tratti di percorsi intervallivi che consentano di connetterli alle trasversali principali della rete. Nella fascia montana il miglioramento della percorribilità viaria è affidato a ulteriori tratti della strada Pedemontana per garantire l’accessibilità ai centri interni. Ad oggi è avviato il progetto di Viabilità del “Quadrilatero Marche – Umbria”, che, con la realizzazione di circa 160Km di rete stradale, porterà al completamento degli assi principali Foligno – Civitanova Marche (SS77) e Perugia – Ancona (SS 76 e 318) e di quello trasversale costituito dalla Pedemontana delle Marche Fabriano – Muccia/Sfercia e in futuro di alcune intervallive di collegamento degli assi principali (Tolentino – San Severino, completamento intervalliva di Macerata, SS 78 Sforzacosta – Sarnano). Tutte le opere previste sono considerate strategiche dalla Legge “Obiettivo” e sono parzialmente finanziate dal CIPE con priorità assoluta alla realizzazione dei due assi principali per i quali i lavori sono già avviati.

Gli interventi relativi alla rete ferroviaria si basano essenzialmente su tre indirizzi: il potenziamento delle linee principali (adeguamento gallerie sull’Adriatica – nodo di Falconara con lo spostamento dello scalo merci all’Interporto di Jesi – il Raddoppio della Orte – Falconara nei tratti mancanti); l’adeguamento della rete regionale (gli allacci alla rete della nuova darsena portuale – il riutilizzo dello scalo Marotti – l’elettrificazione delle linee Ascoli Piceno – Porto d’Ascoli e successivamente Civitanova – Macerata – gli interventi di ripristino e riutilizzo delle stazioni ferroviarie impresenziate); il potenziamento dei servizi e della rete a medio termine (sistema di metropolitana leggera). Accanto alle infrastrutture a rete vanno prese in considerazione le infrastrutture puntuali, quali il Porto, l’Aeroporto, l’Interporto e le piattaforme logistiche di distretto, al fine di completare e rendere operativo il sistema a rete di una regione che si pone come tramite di una serie di traffici di attraversamento e potrebbe puntare a un ruolo più significativo, sfruttando al meglio il suo posizionamento nel contesto nazionale e internazionale. Viene sottolineata, infine, la necessità di sostenere attività comunali tendenti a riorganizzare la mobilità urbana in forma di mobilità sostenibile, promuovendo la formazione dei Piani di mobilità urbana, specie in quei comuni dove più pesantemente si manifesta la congestione da traffico e il relativo inquinamento dell’aria

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