Welfare to work: 2 milioni e 637 mila euro per le politiche del reimpiego nelle Marche

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“Risorse per sostenere l’occupazione e la coesione sociale” Due milioni e 637 mila euro per favorire il reimpiego lavorativo nelle Marche. È la somma stanziata con gli interventi del progetto nazionale “Welfare to work”. La Giunta ha approvato le linee guida regionali e l’Avviso pubblico, nell’ambito dell’’Accordo triennale 2009/2011 con Italia Lavoro (Agenzia del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali). Un milione e 100 mila euro provengono dai fondi ministeriali assegnati alle Marche, 679 mila euro dal bilancio regionale, 858 mila dalle risorse europee (Fse).
Il programma verrà gestito dalle Province, che erogheranno il previsto sostegno al reddito e il “bonus all’assunzione” per l’inserimento dei lavoratori svantaggiati, con la collaborazione, in via sperimentale, delle Agenzie per il Lavoro che, interverranno a sostegno del reinserimento occupazionale dei lavoratori in mobilità. “Con questo atto la Regione conferma gli impegni per sostenere la crescita occupazionale anche nell’attuale fase di crisi congiunturale attraverso misure che rafforzino la coesione sociale – afferma l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti – Il nuovo Piano segna il passaggio dagli interventi di carattere sperimentale a quelli strutturali, nel modello delineato dal sistema di welfare to work (sussidi e misure per l’occupazione).

La crisi va affrontata con misure integrate, capaci di incidere sul mercato del lavoro regionale, con azioni di sostegno dell’occupazione specialmente a favore dei soggetti più deboli, maggiormente esposti alle ricadute della crisi”. Avvalendosi dell’assistenza tecnica di Italia Lavoro, la Regione ha elaborato il progetto esecutivo, che individua le tipologie degli interventi. “Le azioni che verranno realizzate nel territorio regionale – spiega Luchetti – contribuiranno, prioritariamente e in maniera strutturata, ad affrontare la crisi occupazionale, attraverso politiche e servizi a favore dei lavoratori espulsi o a rischio espulsione dai processi produttivi, e attraverso il miglioramento dei servizi di reimpiego rivolti agli inoccupati e ai disoccupati di lunga durata”. Sostanzialmente le azioni di “politica attiva” verranno estese a un maggiore numero di lavoratori, sarà rafforzata l’azione guida della Regione, risulterà implementata la qualità dei servizi per il lavoro, migliorata l’assistenza alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali. Gli interventi privilegeranno i lavoratori che già percepiscono gli ammortizzatori sociali in deroga, quelli che usufruiscono di sostegni finanziati con risorse non ministeriali, i lavoratori svantaggiati che non usufruiscono di ammortizzatori. “Gli interventi delineati – conclude l’assessore Luchetti – consentiranno di indirizzare i lavoratori verso politiche personalizzate che spazieranno da un orientamento ‘leggero’ fino alla formazione professionale, percorrendo tutte le possibilità formative esistenti”

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