Spacca: ‘Una governance comune dell’ambiente e delle attività economiche in Adriatico’

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“Costruire un sistema di governance comune delle risorse naturali e delle attività economiche nel mar Adriatico coinvolgendo, in uno specifico progetto interregionale, tutte le Regioni ed i Paesi che si affacciano sull’Adriatico e lo Ionio. Questa è una delle motivazioni che hanno spinto le Regioni a chiedere al Governo l’avvio di una procedura per il riconoscimento della strategia per la Macroregione Adriatico-Ionica”. Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca nel suo intervento, giovedì a Bruxelles, all’88^ Sessione plenaria del Comitato delle Regioni europee, alla presenza della commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca Maria Damanaki e del commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Ciolos. All’ordine del giorno della Sessione, i pareri sulla crescita intelligente e sostenibile dell’ambiente marino e sul Programma di sostegno per l’ulteriore sviluppo di una politica marittima integrata: per il gruppo Alde del Comitato delle Regioni (Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa) di cui è vicepresidente, Spacca è intervenuto sul tema delle politiche marittime e della pesca, ricordando la necessità di una chiara definizione delle esenzioni per la piccola pesca, di un più ampio sostegno al settore dell’acquacoltura compatibile con l’ambiente, di una lotta più decisa alle attività di pesca illegali, di una disponibilità di risorse sufficienti per consentire una crescita economica sostenibile, di una Politica comune della pesca sempre più connessa con la Politica marittima. Politiche che, ha sottolineato Spacca, richiedono necessariamente la sensibilizzazione ed il coinvolgimento di tutti gli attori comunitari, pubblici e privati, nazionali e locali.

“Ma per far sì che le risorse del mare siano utilizzate in modo sostenibile – ha aggiunto – è necessario condividere un’unica strategia politica. La strategia della Macroregione adriatica è in grado di tradurre nel concreto il concetto di coesione territoriale, di protezione ambientale, di sviluppo economico e sociale sostenibile, senza creare nuove strutture e migliorando l’utilizzo di istituzioni, fondi e normative già esistenti”. Spacca ha ricordato che il consenso alla proposta della Macroregione da parte di tutti i Paesi dell’Iniziativa adriatico ionica (Albania, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia) è stato formalizzato dagli otto ministri degli Esteri con la Dichiarazione di Ancona del 5 maggio 2010 e nel mese di ottobre 2010 il gruppo Alde del Comitato delle Regioni, sempre ad Ancona, ha approvato una risoluzione in cui si dà sostegno alla strategia. A tal proposito il presidente ha annunciato che nella seconda metà di marzo Ancona ospiterà una riunione della tavola rotonda “Trasporto, cooperazione marittima e pesca” in cui gli otto Paesi della Iai sottoscriveranno un protocollo di cooperazione nel settore della pesca. La riunione sarà preceduta, il 16 febbraio, da un incontro dei ministeri degli Esteri degli otto Paesi, incontro al quale Spacca ha invitato ufficialmente oggi la commissaria Damanaki. “Mi auguro – ha concluso il presidente – che al laboratorio aperto sulla strategia per la Macroregione portino il loro contributo, oltre ai Paesi, alle Regioni e ai cittadini già coinvolti, tutte le istituzioni europee, dalla Commissione al Consiglio al Parlamento, in maniera forte e determinata”.

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