Convegno Techonology+design, Seatec

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Ha colto in pieno i suoi obiettivi, il Convegno “Tecnology+Design” organizzato dal CNM-Consorzio Navale Marchigiano il 16 Febbraio 2011 nella giornata di apertura del Seatec 2011 La varietà e la qualità degli argomenti trattati, grazie alla consistenza degli interventi, ha raccolto consensi unanimi e intrattenuto i circa 75 ospiti per oltre 2 ore mantenendo alta l’attenzione. Questo a conferma che la scelta di trattare in modo approfondito e sistematico, un tema centrale del processo nautico è stata azzeccata:

La tecnologia e il design possano essere componenti accostate ed integrate in modo fruttuoso al fine di non essere più in contrasto. Padroneggiare le innovazioni tecniche e del design, collaborare alla loro integrazione e a fonderle, quindi investire nella customizzazione delle tecnologie al seguito dei desideri espressi, costituisce un essenziale valore aggiunto. Le soluzioni integrate potranno essere apprezzate dai cantieri di megayacht, perché verrà fornito loro il necessario supporto nella coprogettazione al fine di raggiungere un risultato gradevole, funzionale, di alto livello sia dal punto di vista tecnico che di design.
La sequenza degli interventi, basata sul principio di analizzare il punto di vista con un diretto coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, ha consentito di mettere in risalto le criticità, di individuare le aree su cui concentrare l’attenzione e di avviare l’importante processo della ricerca delle soluzioni possibili che possano portare gradatamente ad una maggiore efficienza gestionale complessiva della concezione, della progettazione e e dello sviluppo degli yacht Made in Italy.

Del resto la volontà del CNM era specificatamente quella di avviare una serie di occasioni di incontro & confronto basate sulla “volontà di condividere” tematiche di interesse comune con spirito costruttivo. Considerando che il nuovo manifesto del CNM recita: “Crediamo che il senso di responsabilità, la sostenibilità e l’innovazione siano il futuro. Crediamo che questo futuro si possa costruire solo confrontandoci e lavorando tutti insieme…”.

Di seguito i temi trattati e i relativi relatori:

La qualità percepita: la cantieristica italiana vista dai nostri armatori

Ing. Alessandro Gallifuoco (Azimut – Benetti)
Un intervento ampio che ha identificato con puntualità le criticità percepite dal cliente finale e dato stimolo ad individuare dove si possa migliorare ed il margine di crescita del valore aggiunto che l’industria nautica italiana potrebbe e dovrebbe conquistare attraverso una migliore coprogettazione ed una maggior condivisione dell’obiettivo finale, che rimane sempre il Cliente.

Ridefinizione del concetto di “locale tecnico”
Sig. Massimo Minnella (Team Italia)

Una analisi pertinente ed una spinta forte a dare adeguata importanza alle aree tecniche come valore aggiunto fondamentale per qualificare maggiormente il prodotto finale sotto il profilo della funzionalità e della affidabilità tecnica. Partendo da una visione complessiva del progetto che coinvolga gli attori della filiera già nella fase di impostazione e non troppo tardi.

Coprogettazione tra ufficio tecnico del cantiere, designer e ufficio tecnico dei fornitori
Ing. Vicko Jankovic (ISEL)

L’importante punto di vista delle nuove generazioni di tecnici della nautica. L’identificazione puntuale di 3 diversi approcci gestionali nel rapporto Cantiere-Fornitore. Un forte impulso a ricercare la formula più efficace nel rapporto Qualità-Tempi-Costi.

Necessità di coprogettazione per rispondere alle esigenze di design
Arch. Andrea Vallicelli

Grande impatto dal punto di vista culturale del design visto come una sequenza articolata e complessa di azioni, e decisioni, da sviluppare e coordinare in modo armonico e sistematico per raggiungere il risultato dell’eccellenza valorizzando il contributo di ogni attore della filiera. Intervento sintetico, mirato e molto efficace.

Strumenti moderni, metodi e criteri per la coprogettazione, per il coordinamento e la condivisione delle informazioni, analisi di quali sono gli strumenti che il cantiere si aspetta dal fornitore e viceversa
Ing. Massimo Pietrini (CRN-Gruppo Ferretti)

L’importanza del Project Management da parte del cantiere come elemento strategico che governi con regole chiare e trasparenti il processo gestionale della commessa, e che sia il perno centrale attorno al quale si muove il progetto. Il “just-in-time” nella nautica. Molte le possibilità di poterlo migliorare per renderlo elemento di crescita.

Bella la “Tecnologia“, ma spesso gli utenti non riescono ad usarla
Arch. Tommaso Spadolini

Intervento brillante e di sana provocazione. La necessità di poter educare e formare anche il cliente all’uso e alla gestione del suo yacht, facendolo sostanzialmente entrare a far parte della filiera come utilizzatore finale. Interessante!

L’esperienza dell’utente al centro della progettazione
Sig.ra Ilaria Mauric (Videoworks)

Altro intervento brillante di una giovane professionista che, oltre mettere in evidenza la necessità-possibilità di muoversi da subito insieme per personalizzare il progetto attorno alle esigenze puntuali del cliente in una coprogettazione reale, mette in evidenza l’aspetto strategico del non perdere mai di vista l’obiettivo finale: soddisfare le esigenze primarie che hanno spinto il cliente a decidere di investire in uno Yacht Italiano. Quindi, cultura della condivisione prima della cultura del saper fare.
Università di Genova
Arch. Benedetta Spadolini

Intervento conclusivo sull’importanza della formazione di nuovi designer e sul ruolo importante dell’Università.
Non sono quindi mancati i riferimenti alla necessità di modificare fortemente l’approccio culturale alla co-progettazione, anche questi ampiamente condivisi dal tavolo dei relatori e da grande parte degli ospiti in sala. Missione considerata impegnativa ma possibile.

“Fare sinergie di fatto – sottolinea il Presidente del CNM Gianluca Fenucci che ha coordinato i lavori – è la principale opportunità che abbiamo per superare definitivamente la crisi ed affrontare a testa alta la complessità del momento. Per questo, convinti come siamo che solo mettendosi in rete sia possibile condividere know-how, aumentare la competitività, seppur salvaguardando le singole identità aziendali, continueremo a lavorare nell’interesse della nostra filiera e ad organizzare iniziative importanti come il convegno Tecnology+Design, soprattutto dopo averne constatato quali e quanti stimoli questa iniziativa ha fatto scaturire.

Sarà sempre più grazie a queste iniziative ed alle opportunità che in queste occasioni potranno essere intercettate, che le imprese della filiera nautica potranno utilizzare un fondamentale strumento per accrescere la competitività, aumentando così il livello di co-progettazione tra i diversi attori della filiera stessa e tra le diverse realtà territoriali nazionali, anche in una logica di potenziare fortemente l’internazionalizzazione di un settore che si colloca al quinto posto nella graduatoria dei prodotti esportati, rappresentando quindi uno dei comparti di riferimento del “Made in Italy”.

La conclusione è quindi che esiste concretamente un ampio margine di crescita complessiva, sia dal punto di vista culturale che organizzativo, per recuperare competitività e modificare la percezione del cliente finale che ancora oggi ci vede essere penalizzati da limiti “metodologici” e da una sistematicità ancora da consolidare. Paghiamo quindi le nostre inefficienze semplicemente perdendo una fascia di mercato che oltre al talento ricerca anche ordine nella gestione. Era importante raggiungere una sintesi, individuare l’obiettivo e condividere su cosa continuare a lavorare duro!

Su questa traccia altre iniziative analoghe del CNM sono in cantiere per l’appuntamento sull’Adriatico con il “Fano Yacht Festival” in programma a Fano dal 12 al 15 Maggio 2011.

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