Elettrolux: Ciriani, regione FVG dalla parte dei lavoratori

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\’\’Come sempre siamo dalla parte dei lavoratori e delle loro famiglie; vogliamo che l\’azienda valuti attentamente il pesantissimo impatto sociale che avrebbero gli 800 esuberi annunciati, di cui circa 300 nello stabilimento di Porcia\’\’. Ad affermarlo e\’ il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, commentando l\’importante sciopero dei lavorati degli stabilimenti Electrolux che ha avuto luogo questa mattina a Conegliano.
''In passato Electrolux ha sempre trovato nella Regione e negli altri Enti pubblici degli interlocutori responsabili e disponibili – continua Ciriani – e cosi' e' ancora adesso; ma e' doveroso che al primo posto venga messa anche la sostenibilita' sociale delle scelte industriali.

Il destino di centinaia di famiglie dipende dalle scelte dei vertici Electrolux, cosi' come quello di decine di aziende dell'indotto''.

''L'impegno – conclude Ciriani – e' di mettere in campo ancora una volta tutti gli sforzi necessari per sostenere i livelli occupazionali in Regione, e per preservare un patrimonio industriale che affonda le proprie radici proprio a Pordenone, citta' alla quale la storia di Electrolux e' indissolubilmente legata''.

Anche il Presidente della regione Veneto Luca Zaia ha espresso la sua preoccupazione in merito alle sorti della nota azienda: “Quella dell’Electrolux è per noi la madre di tutte le vertenze, che va risolta positivamente coniugando lavoro e territorio.
Ognuno dei lavoratori di quest’azienda deve sapere che il presidente della Regione lavora con un unico obiettivo: il rispetto dei livelli occupazionali.

Voglio far sentire la mia totale vicinanza a tutti i lavoratori – prosegue Zaia – a quelli che oggi sono scesi in strada ed anche a coloro che non hanno ritenuto di farlo. Sappiamo bene  che non ci sono facili vie d’uscita, ma anche per questo torno a chiedere la massima attenzione da parte dell’azienda, ben conscio che si trova ad agire in una situazione drammatica, in presenza di una concorrenza sleale portata sia dall’estero che dall’interno, con tante imprese che s’insediano in Regioni dove ci sono forme di sostegno che qui mancano”.

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