Regolamento antisismico più “leggero” per opere minori

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Le categorie economiche del settore costruzioni e gli Ordini e i Collegi professionali \’\’tecnici\’\’ (ingegneri, architetti, geometri e periti) condividono l\’impostazione data dalla Regione per la riformulazione di quel Regolamento in grado di snellire le norme antisismiche relative alla costruzione di alcuni tipi di manufatti.
Il ''via libera'' è giunto ieri, a Udine, dalla riunione nel corso della quale l'assessore regionale ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi ha presentato la bozza del Regolamento, attuativo di quanto indicato dalla legge regionale 16/2009, che dovrebbe essere in grado di rimettere in moto nel territorio del Friuli Venezia Giulia tutta una serie di opere oggi di fatto bloccate da controlli antisismici definiti anche troppo rigorosi. ''Nel giro di una settimana – ha confermato Riccardi al termine dell'incontro – potranno giungere dalle categorie ulteriori osservazioni sul testo del Regolamento; poi il documento sarà portato all'approvazione preliminare della Giunta regionale e quindi all'esame della IV Commissione consiliare, per essere infine definitivamente approvato dal governo del Friuli Venezia Giulia: un cammino che pensiamo possa concludersi nell'arco di 30/40 giorni, permettendo in tal modo di riavviare molte realizzazioni in tutta la regione, oggi di fatto bloccate''.
Successivamente, hanno concordato l'assessore e i rappresentanti dei costruttori e degli Ordini professionali, verranno congiuntamente valutati i passi per giungere a una modifica della legge regionale 16 ''che tutti ritengono opportuna per limitare le rigidità sin qui palesate dalla norma''. ''Il primo obiettivo che volevamo raggiungere era quello di rendere al più presto operativo il nuovo Regolamento – ha dichiarato Riccardi – snellendo alcune procedure per la costruzione di opere cosiddette di limitata importanza statica, fatte ovviamente salve tutte quelle disposizioni legate agli edifici considerati strategici o rilevanti, che continueranno ad essere oggetto di stretti e attenti controlli, non solo dal punto di vista documentale ma soprattutto in corso di costruzione, considerata anche la 'storia sismica' di buona parte del Friuli''.

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