Anci e Upi presentano il lavoro compiuto per giungere al Patto di Stabilità Regionale

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La delibera relativa al Patto di stabilità interno regionale 2011 approvato dalla giunta regionale su proposta dell\’assessore al bilancio Pietro Marcolini, arriva a conclusione di un lungo iter che ha previsto varie fasi di concertazione alle quali hanno contribuito in maniera significativa Anci e Upi. Saranno 90 i milioni di euro di risorse liberate alle quali la Regione Marche rinuncia cedendo la capacità di spesa ai Comuni ed alle Province rispettando una sorta di principio dei vasi comunicanti per tenere in ordine i conti, evitare sanzioni e mantenere l’attività amministrativa degli enti.
Proprio Upi e Anci avevano sollecitato da un anno un intervento della giunta regionale finalizzato a contrastare il trend negativo dei pagamenti in conto capitale derivanti dalla crisi economica ma anche dalla necessita` di rispettare i vincoli sempre piu` stringenti del Patto di stabilita` interno a cui sono soggetti. Il trasferimento del plafond finanziario di 90 milioni di euro è da considerarsi una boccata d'ossigeno per la quale Anci e Upi ringraziano la Regione Marche che ha dimostrato grande solidarietà istituzionale.
Mario Andrenacci, Presidente Anci Marche: "Il Patto di stabilità interno regionale 2011 costituisce un fondamentale risultato ottenuto a favore degli enti locali del nostro territorio e frutto di un grande lavoro di concertazione tra Regione Marche, Anci ed UPI.
Il consiglio direttivo di Anci Marche ha riconosciuto l'importanza di questa regionalizzazione del Patto che permette ai comuni di affrontare al meglio questa crisi generale che colpisce tutta l’Italia ma anche di avere più respiro rispetto ai vincoli sempre più stringenti del Patto di Stabilità che impediscono ai sindaci di garantire il livello di qualità della vita offerto nei nostri territori, di tornare ad essere propositivi nei confronti dell’economia locale e di rispettare le scadenze nei pagamenti alle imprese, mettendo in alcuni casi in difficoltà (senza averne colpa) i fornitori di beni e servizi. Questo incontro congiunto con la stampa di Anci ed Upi testimonia la sinergia tra le istituzioni ed oggi presentiamo i risultati del lavoro effettuato.
Patrizia Casagrande, Presidente UPI Marche: “Mentre il Governo continua a proporre soluzioni ogni giorno diverse per ripianare il debito, con l’unico risultato certo che il federalismo fiscale si allontana e che gli enti locali ne pagano il prezzo più alto, la regionalizzazione del patto di stabilità risulta essere invece la dimostrazione di una reale solidarietà istituzionale a livello locale.
Un patto di stabilità che negli ultimi due anni è diventato talmente restrittivo per gli enti virtuosi (quelli che hanno buona possibilità di cassa, ma non possono spendere) da compromettere l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini e il pagamento alle imprese per lavori già eseguiti. Un patto però che salva la credibilità finanziaria del nostro paese nell’Unione europea.
Ma a quale prezzo? E a danno di chi? Sappiamo che la risposta è: a spese della crescita del paese e della tenuta sociale di un tessuto in cui la fascia di marginalità si allarga giorno dopo giorno. Ringrazio dunque la regione per avere risposto con forte senso di responsabilità all’appello di Comuni e Province nell’interesse di tutti i cittadini delle Marche”.

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