Ipotesi di soppressione del Dipartimento Militare Marittimo dell’Adriatico di Ancona

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La Giunta della Camera di Commercio riunitasi lunedì 20 febbraio 2012, ha dato mandato al Presidente dell’Ente Rodolfo Giampieri di inviare una lettera al Ministro Di Paola per chiedere delucidazioni in merito alla chiusura della sede di Ancona del Dipartimento Militare Marittimo dell’Adriatico, dando così seguito alla lettera inviata dal Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Mario Monti.
“Se venisse confermata la notizia relativa alla soppressione della sede di Ancona del Dipartimento Militare Marittimo dell’Adriatico, l’Italia perderebbe il presidio strategico di Ancona, centrale per la posizione geografica della nostra città e funzionale ai rapporti con i Paesi dei Balcani, in vista anche della costituzione nel 2014 della Macroregione Adriatico-ionica, cui si lavora da tempo, e che nei mesi scorsi ha avuto il via libera dell’Unione europea.
La Macroregione sarà la terza area che si costituirà in Ue dopo quella Danubiana e quella Baltica. Di quella Adriatica faranno parte otto Stati per un totale di 1,2 milioni di cittadini: Italia, Grecia, Albania, Montenegro, Croazia, Bosnia, Slovenia e Serbia.

Nell’ultimo decennio la città di Ancona ha assunto un ruolo centrale per tutto il bacino Adriatico, divenendo sede del Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica, del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, nonché di Uniadrion, la rete delle Università dell’Adriatico e dello Ionio.

Viste tali premesse, mi permetto pertanto di suggerire una rivalutazione dell’eventuale decisione che prenda in considerazione non solo le contingenze attuali e imprescindibili della crisi economica e finanziaria che ci impongono una razionalizzazione della spesa pubblica, ma che metta in primo piano la garanzia di una strategia estera coerente e credibile, che assicuri nel bacino Adriatico un ruolo di leader all’Italia e ad Ancona, come sede attuale e naturale del presidio militare marittimo e del centro di selezione e arruolamento.”

“Abbiamo deciso di intervenire – riporta Rodolfo Giampieri – perché pensiamo che Ancona debba mantenere la prestigiosa sede del Dipartimento Militare Marittimo dell’Adriatico e riteniamo che le istituzioni locali debbano fare di tutto per salvaguardare il ruolo centrale della città rispetto al bacino Adriatico.”

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