Emilia-Romagna, rallenta il partenariato pubblico-privato

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Nel 2011 frena vistosamente il mercato del Partenariato Pubblico-Privato. E’ quanto emerge dall’ Osservatorio regionale del partenariato pubblico privato dell’Emilia-Romagna, un sistema informativo e di monitoraggio degli avvisi di gara e delle aggiudicazioni, promosso da Unioncamere Emilia-Romagna e realizzato da Cresme Europa Servizi.

Il rapporto sull’anno 2011 è stato presentato nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna, a Bologna nel corso del convegno “Presente e prospettive future del project financing e del partenariato pubblico-privato in Emilia-Romagna”

Tra gennaio e dicembre 2011 sono state indette 196 gare di Ppp, una quantità ridotta di 80 unità rispetto al corrispondente periodo del 2010 (anno eccezionale trainato dalle gare per la realizzazione di impianti fotovoltaici), ma superiore ai valori annui raggiunti tra il 2002 e il 2009.

Per quanto riguarda il valore del mercato, ovvero l’ammontare degli importi messi in gara, si osserva un forte rallentamento dopo un triennio di forte espansione trainato dalle grandi opere stradali (1,1 miliardi Cispadana nel 2008, 633 milioni Ferrara-Porto Garibaldi nel 2009, 881 milioni Campogalliano-Sassuolo nel 2010), poco più di 200 milioni contro 1,2 miliardi di un anno prima.

Su questi risultati, che indicano comunque un ritorno ad un trend “normale” hanno pesato innegabilmente la crisi economica generale, le nuove disposizioni del quarto conto energia e l’incertezza dovuta alle modifiche al quadro normativo di riferimento. Ancora oggi non sono poche le criticità che caratterizzano questo “nuovo” mercato (aspetti tecnico-culturali, incertezza dovuta ai cambiamenti politici, difficoltà di accesso al credito) e solo rispondendo a queste criticità il Ppp potrà giocare il ruolo che la crisi economico-finanziaria gli attribuisce.

Il rallentamento in atto in regione si avverte anche rispetto al peso del Ppp sull’intero mercato delle opere pubbliche passato dal 35% al 24% in termini di numero di opportunità e dal 58% al 13% per importo.

Rispetto al mercato nazionale, nel 2011, l’Emilia-Romagna con 196 interventi in gara, si colloca al quinto posto nella classifica per numero di opportunità dietro la Lombardia, la Campania, la Toscana e il Piemonte. Un anno prima occupava il secondo posto con 276 opere. Nella graduatoria per volume d’affari si piazza in tredicesima posizione, con soli 201 milioni contro una media regionale italiana di 706 milioni: notevole la discesa dal terzo posto del 2010 (con oltre 1,2 miliardi) dietro la Campania e la Sicilia.

In Emilia Romagna la gara più grande del 2011 ha un valore complessivo presunto di 30 milioni e riguarda la selezione del socio privato di Azimut, società dei Comuni di Ravenna, Faenza, Cervia e Castel Bolognese, che per 15 anni dovrà occuparsi dei seguenti servizi e lavori: cimiteriali, nei comuni di Ravenna, Cervia, Faenza e Castel Bolognese; sfalcio erba e potatura nel comune di Ravenna; trattamento pozzetti stradali con la zanzara tigre nei comuni di Ravenna e Cervia; manutenzione delle toilette automatiche nel comune di Ravenna; costruzione di sepolture nei comuni di Ravenna, Faenza e Cervia; sosta nei comuni di Ravenna e Cervia.

Le concessioni di servizi sono il segmento procedurale con il maggior numero di opportunità anche nel 2011, con 132 gare pari a oltre i due terzi del mercato regionale. Un anno prima rappresentavano il 69% con 190 gare.

La seconda quota del mercato (19%) per numero di opportunità, spetta alle concessioni di costruzione e gestione ad iniziativa pubblica, con 37 gare (erano 62 un anno prima). Le concessioni di costruzione e gestione ad iniziativa privata, ovvero su proposta del promotore, sia a procedimento unificato che in due fasi, rappresentano il 5% (10 gare) delle opportunità attivate nel 2011, mentre pesano il 9% (17 gare) le “altre procedure di Ppp”.

Dal punto di vista dell’investimento dominano le concessioni di costruzione e gestione ad iniziativa pubblica, con circa 70 milioni che corrispondono al 35% del mercato regionale del Ppp.

Rispetto alla committenza, il mercato del Ppp dell’Emilia Romagna nel 2011 è formato quasi esclusivamente dalla domanda di Comuni e Aziende speciali.

Ai Comuni, con 149 gare per 121 milioni, spetta il 76% del mercato del Ppp regionale per numero di gare e il 60% investimento. Il confronto con la domanda espressa dai Comuni nel 2010, dopo anni di crescita, mostra una frenata: il numero di opportunità si riduce del 26% (si passa da 201 gare a 149) ed il volume d’affari del 28% (da 168 milioni a 121).

Alle Aziende speciali competono 13 gare (7%) e 41 milioni (20%) dei quali 30 relativi alla già citata selezione del socio privato di Azimut SpA. In questo caso il numero delle gare è triplicato (si è passati da 5 a 13 gare) mentre l’importo si è ridotto di 7 milioni (da 48 milioni a 41). Inoltre, rispetto ad un anno fa risulta quasi annullata la domanda delle Province, passata da 28 gare per 87 milioni a sole 5 gare per meno di 1 milione di euro. Agli altri enti competono 29 gare (15%) e 38 milioni (19%).

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