AUTO: LA CRISI TOCCA ANCHE IL NOLEGGIO

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La penalizzante fiscalità italiana e la congiuntura economica bloccano la crescita del settore che, dopo un 2011 positivo, nel 2012 mostra indici negativi; e la situazione è destinata a peggiorare a causa della nuova miope stretta fiscale prevista per l’auto aziendale nel DDL Lavoro Dopo aver chiuso il 2011 in crescita, il settore del noleggio veicoli nei primi tre mesi dell’anno ha cominciato ad essere contagiato dalla situazione di crisi del mercato dell’auto e di incer-tezza che attanaglia l’intera economia italiana (-20,5% le immatri-colazioni a noleggio). Il persistente disallineamento rispetto all’Europa del trattamento fiscale nazionale dell’auto aziendale (e del noleggio in particolare), oltre all’imminente, nuova, stretta fisca-le determinata dal DDL Lavoro, rischiano di compromettere lo svi-luppo del settore e di far lievitare i costi della mobilità sostenuti dalle aziende italiane.
Dopo due anni contrassegnati da indici negativi (2009 e 2010) e un 2011 all’insegna della ripresa, i dati relativi al primo trimestre dell’anno mostrano come si sia interrotta la crescita del settore che evidenzia fatturato (-0,3%) e flotta circolante (-0,2%) in leggero calo, ma soprattutto circa 18mila immatri-colazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2011. In atte-sa di un migliore scenario economico, la clientela aziendale (oltre 65mila aziende e 2.400 PA) sta ritornando a chiedere una proroga dei contratti, allungando pertanto il periodo di
permanenza in flotta dei veicoli e producendo una leggera contrazione della domanda. Eppure il 2011 si era chiuso posi-tivamente con il giro d’affari del settore che aveva superato la quota record di 5 miliardi di euro (+2,2% vs 2010), le imma-tricolazioni che, a differenza di un mercato dell’auto in forte perdita, erano cresciute del 12,3% (passando da 269.000 a 302.000) e un aumento generalizzato della flotta circolante (+2,4%). Diversi sono i fattori che negli ultimi mesi sono interve-nuti a penalizzare il settore: dall’aumento dell’imposta di tra-scrizione (IPT, previsti maggiori costi per il noleggio di circa 70 milioni) dello scorso luglio, al superbollo, passando per gli
aumenti incontrollati delle assicurazioni e dei carburanti; senza dimenticare che queste misure impattano su aziende
già alle prese con una crisi senza precedenti, con l’ormai isti-tuzionalizzato ritardato pagamento delle PA e con la stretta creditizia che toglie il respiro a numerosi imprenditori.
Tutti questi fattori, insieme all’incertezza degli scenari econo-mici influenzerà anche la domanda di noleggio nel 2012, sia a lungo che a breve termine: sul fronte delle immatricolazioni ANIASA stima che il settore dovrebbe a fine anno vedere aumentare la propria incidenza sul mercato nazionale (dal 16% ad oltre il 18%), grazie alla maggior permanenza in flotta dei veicoli, registrando al contempo una riduzione delle
nuove auto immesse in flotta vicina al 10%, passando dalle 280mila immatricolazioni del 2011 a circa 255.000. Un ulteriore peggioramento delle stime potrebbe arrivare a causa della nuova stretta fiscale contenuta nel DDL Lavoro (attualmente all’esame del Senato) che preleva una parte delle risorse necessarie per la riforma del lavoro proprio dall’auto azien-dale, prevedendo minore possibilità di deduzione per i veicoli assegnati ai dipendenti (dal 90% al 70%) sia per quelli a dispo-sizione di imprese e professionisti (dal 40% al 27,5%). Il gettito
previsto dall’Esecutivo grazie alla minore deducibilità dei costi dell’auto aziendale è di 801 milioni per il 2013, di 1.057 milioni per il 2014 e di 1.057 per il 2015. Il provvedimento rischia però di frenare un settore che negli ultimi anni di crisi ha soste-nuto il mercato dell’auto e il suo indotto, facendosi promotore di correttezza fiscale (tutte le spese connesse al noleggio sono fiscalmente tracciabili). In Italia la detraibilità IVA dei costi di noleggio per le aziende clienti è ferma al 40%, rispetto al 100% del resto d’Europa e, al contempo, la possibilità di
deduzione dei costi è ben al di sotto della media dell’Unione.

Il noleggio a lungo termine nel 2011 e le prime indicazioni sul 2012
Dal confronto dei dati del 1° trimestre 2012 con quelli dello stesso periodo del 2011 emerge un rallentamento delle attività di noleggio a lungo termine, già intravisto nelle fase finale del 2011. Gli effetti della crisi sono infatti tornati a farsi sentire in modo più significativo sulle aziende clienti e su più fronti. Alla tassazione in con-tinuo crescendo e al maleficio del ritardo nei pagamenti, del credito difficile, della burocrazia amministrativa e della ipertrofica macchina giudiziaria, si sono aggiunti da inizio anno i problemi dei crediti fiscali (i mancati rimborsi IVA che stanno strozzando le Pmi) e del surplus di comunicazioni al fisco. In attesa di un migliore scenario economico,
la clientela aziendale sta ritornando a chiedere una proroga dei con-tratti, allungando pertanto il periodo di permanenza in flotta dei vei-coli. Ciò, come sperimentato in precedenti situazioni di congiuntura
negativa, sta producendo una leggera contrazione della domanda.
Il dato sulle immatricolazioni, pur negativo, resta comunque ben lontano dal calo complessivo del mercato automobilistico nazionale (-21% nei primi mesi dell’anno) e vede in diminuzione soprattutto i fur-goni. Tutti gli altri indicatori restano peraltro positivi e secondo gli operatori del settore rimane immutato il portafoglio clienti. Sempre più aziende sono coinvolte in processi di cambiamento ed evoluzione del proprio business per riuscire a competere sul mercato globale e la scelta del noleggio risulta adeguata e flessibile per le differenti esigenze nonché
efficace per il costante contenimento dei costi. Continua a crescere leggermente il giro d’affari rispetto al primo tri-mestre 2011, e, considerando quanto avvenuto in questi primi mesi dell’anno in gran parte dei settori economici, e nell’automotive in particolare, questa è sicuramente una buona notizia.
Benchè i dati della flotta circolante sul primo trimestre 2012/2011 siano positivi (+1%), si è tuttavia verificata una evidente contrazione del numero totale di veicoli in flotta rispetto alla fine del 2011, feno-meno che necessita di un’attenta valutazione nei prossimi mesi.
Il noleggio a breve termine nel 2011  e le prime indicazioni sul 2012
I dati relativi ai primi tre mesi dell’anno confermano l’andamento non positivo del noleggio a breve termine già evidenziato nell’ultimo tri-mestre 2011. Il giro d’affari del settore cala dell’8% rispetto allo stesso trimestre dello
scorso anno e il comparto mostra, in generale, tutti indici negativi. Si tratta comunque di dati relativi ai soli primi tre mesi dell’anno, che generalmente costituiscono un periodo di attività meno intensa per il comparto e che incide in modo non decisivo sulla performance annuale.
Da gennaio a marzo di quest’anno la domanda di noleggi si è con-tratta (numero di noleggi: -4%) e ha dato luogo a contratti di durata più contenuta, ribadendo un trend, quello delle vacanze più brevi, in
costante aumento. La minor richiesta di noleggio ha spinto gli operatori del rent-a-car a
immatricolare quasi 17mila veicoli in meno del 1° trimestre 2011, che si sono aggiunti a quelli già a disposizione presso le stazioni di noleg-gio, contribuendo a generare una flotta media di 85.533 veicoli, utili
a soddisfare le esigenze dei clienti. Il sensibile calo delle immatricola-zioni (-39%) è dovuto alle previsioni di minore domanda in questo primo trimestre elaborate dagli operatori, oltre alla scelta sempre più
frequente di rivolgersi alle aziende “cugine” del lungo termine per acquisire le auto in flotta, invece che acquistarle. Il calo delle attività si è fatto sentire soprattutto presso le stazioni col-locate nei centri cittadini (-11% per i giorni di noleggio) in cui si con-centra un mix di domanda leisure/business/replacement; la diminu-zione si è sentita meno presso i desk delle strutture aeroportuali (-2%, in linea con la flessione del traffico registrata nei primi due mesi del-l’anno da Assaeroporti). Rimane stabile il prezzo medio per giorno di noleggio.

AUTO A NOLEGGIO TOP 10 MODELS 2011
Le classifiche che seguono indicano le vetture a noleggio più utilizzate nel 2011 da aziende e turisti che hanno affidato le proprie esigenze di mobilità agli operatori della locazione a lungo e a breve termine.
Noleggio a lungo termine
I modelli che hanno trainato gli acquisti nel 2011 sono stati soprattutto i classici del Gruppo FIAT, con Grande Punto (10.752) in testa, seguita da Panda (10.040) e 500 (6.997).Anche lo scorso anno, quindi, il podio dei veicoli più venduti alle società del loro costruttore nazionale, che piazza nella top ten altri due
modelli, la Giulietta in forte ascesa (5.511) e la Bravo (3.739) che fa segnare un leggero calo rispetto agli acquisti del 2010. In generale, come emerge anche dal grafico sottostante,
appare ormai stabile la generale tendenza al down-grading legata alla crisi economica che ha caratterizzato l’ul-timo triennio e che spinge le aziende a prolungare i con-tratti in essere e, laddove disposte al rinnovo del parco
auto, verso modelli di dimensioni e cilindrata più contenute.
Nel raffronto tra i due anni, compiono un balzo in avanti la Passat (dalle 3.400 unità vendute nel 2010 alle 5.895 del 2011) e l’Astra (4.210 vs 1.139 nel 2010).
Resiste nelle prime posizioni di questa speciale classifica anche l’Audi A4, un vero
must per i clienti del settore. La classifica conferma la consistente presenza nelle flot-te aziendali a noleggio di auto cosiddette “operative”, per esigenze di mobilità in ambito locale, e di vetture di segmenti superiori (C e D) per più complesse necessità.
Noleggio a breve termine
La top ten delle auto più utilizzate da ope-ratori e clienti del rent-a-car conferma e rende ancora più evidente il rapporto privi-legiato dell’offerta del Gruppo Fiat con il settore: sono ben 7 i modelli del costruttore
nazionale presenti nelle prime dieci posizio-ni che evidenziano trend differenti. Se, infatti, Grande Punto (12.963 unità ven-dute vs le 14.341 nel 2010), 500 (9.554 vs 11.639 del 2010) Panda (8.589 vs 14.460 del
2010) e Musa (3.448 vs 5.236 del 2010) mostrano una flessione rispetto a due anni fa, le auto che guidano l’ascesa del grup-po torinese sono la Giulietta (da 726 unità del 2010 alle 3.459 vendute lo scorso anno)
e la Delta (da 1.968 unità del 2010 a 3.374 del 2011).
La Fiesta resta stabile al quinto posto di questa particolare classifica ed è l’unico modello targato Ford che resiste tra le auto più noleggiate. Chiudono la graduatoria due modelli di Opel e Citroen, rispettivamente l’Astra
(3.183 vetture) e la C3 (2.752).

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