Il Forum ha consentito di ascoltare in una sede unica tante autorevoli voci diverse che hanno sostanzialmente ribadito l\’utilità e l\’imprenscindibilità del prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico che oggi si ferma a Ravenna, almeno fino ad Ancona. Il progetto di intercettare i traffici provenienti dal Canale di Suez e farli entrare in Europa attraverso l'Italia ed i suoi nodi infrastrutturali dell'Adriatico invece che far continuare la navi-gazione fino ai porti del nord Europa come avviene finora, passa anche attraverso il rag-giungimento dell'allungamento del BAC, oltre che un miglioramento costante sotto l'aspet-to dell'efficienza e dell'efficacia dei servizi. Nell'ottica di intensificare i traffici ferroviari che
ad oggi con cadenza settimanale dal terminal di Interporto Marche partono in direzione del nord Italia, la società presieduta da Roberto Pesaresi ha avviato “Terminal Centro Italia – TCI”, la propria business unit dedicata alla gestione delle infrastrutture ferroviarie interpor-tuali e dei servizi terminalistici. “In una regione nella quale la movimentazione delle merci avviene quasi esclusivamente su gomma, – ha detto il presidente Pesaresi – Interporto
Marche ed i suoi servizi intermodali rappresentano un’opportunità concreta ed un partner per gli operatori logistici e per il tessuto imprenditoriale manifatturiero dell’Italia centrale”. In coerenza col proprio piano industriale, TCI si occuperà di organizzare e gestire le operazioni di movimentazione dei container e dei convogli ferroviari, oltre che del relativo flusso documentale. Il progetto è seguito da vicino da Nicola Paradiso, responsabile della business unit
di Interporto Marche con l'obiettivo di rendere possibile la costruzione di soluzioni di traspor-to intermodali e/o co-modali, dove per co-modalità si intende l'uso efficiente dei modi di trasporto, così da sfruttare al meglio ed in maniera sostenibile le risorse. “Il ruolo di Interporto Marche – ha aggiunto Pesaresi – rappresenta un fattore di grande impatto rispetto al sem-pre più articolato e competitivo “ciclo logistico” di un prodotto, alla sostenibilità ambientale del sistema produttivo e all’applicazione di politiche di innovazione. E l'azione di Interporto
Marche è finalizzata a supportare le imprese nei loro processi di internazionalizzazione”.
“Stiamo incontrando gli operatori logistici – ha detto Paradiso – con i quali il confronto è molto aperto e che continuerà attraverso approfondimenti di carattere tecnico-economi-co per dare concretezza ai primi incontri. Sul tavolo – ha concluso – stiamo portando le opportunità che siamo in grado di offrire alle aziende partendo dalla convinzione che l'in-termodalità è un processo che si costruisce e si sviluppa in “squadra”, coinvolgendo tutti gli
attori della catena logistica.
Interporto Marche ed i suoi servizi intermodali rappresentano un’opportunità concreta ed
un partner per gli operatori logistici e per il tessuto imprenditoriale manifatturiero dell’Italia centrale
Intercept traffic and make dynamic services
The influential voices listened to during the Forum remarked the usefulness and importance of the extension of the Baltic-Adriatic Corridor. In order to intensify the rail traffics that today weekly leave from terminal of Interporto Marche to Northern Italy, the company headed by Roberto Pesaresi launched "Terminal Centro Italia – TCI", his business unit dedicated to the manage-ment of railway infrastructure and the interport terminal services. "Interporto Marche – said Pesaresi-and its intermodal servi-ces represent a real opportunity and a partner for logistics opera-tors and for the entrepreneurial
manufacturing sector of Central Italy. The role of Interporto Marche represents a high-impact factor if compared to the increasingly complex and competitive logi-stics " cycle "of a product, to the
environmental sustainability of the productive system, to the application of innovation policies
and to support enterprises in their internationalization processes"
