Ormai solo lei vi può salvare

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L’Anconina corsara e talebana ignora da anni il fenomeno unico in Mediterraneo e non solo del pellegrinaggio di massa come quello antico della Via Francigena diventata Via Francigena marina per il culto mariano della madonna di Medjugorje! A tal punto di rifiutare l’installazione di una statua di bronzo e rame da 4 metri di altezza e 3 tonnellate di peso chiesta dalla folla di mezzo milione di pellegrini che partono e arrivano nel porto di Ancona, rimandando tutto “sine die” a completamento dei lavori di ampliamento del porto tra qualche anno! Ovviamente il costo non era a carico di nessuna delle cosiddette pubbliche istituzioni!! Intanto, proprio quest’anno il porto di Ancona improvvisamente vive il suo “annus horribilis” come mai dagli inizi del precedente secolo e precedente millennio. Infatti, API e Fincantieri stanno vivendo insieme il fermo pressoché totale delle loro attività. Lo scomparto rinfuse e, più precisamente, caolino, cemento, carbone e cereali, sono crollate. La Grecia ci ha contaminato con la propria crisi profonda riducendo drasticamente il traffico camionistico e turistico e che ad ottobre sapremo quali sono i cocci del tradizionale, un milione di turisti e quattrocentomila TIR che ci rimangono in mano e quanti navi perderemo!!
Ci rimane in tasca il modestissimo traffico containers con la cifra appena superiore ai 100.000 TEU ma con una grue “gottwald” nuova di trinca valore 3.000.000 di euro.
A questo punto verrebbe veramente di riflettere se ad Ancona e non solo ci si debba chiedere se ormai solo “Lei” ci può salvare e che l’Anconina cominci a dare l’esempio nel fare atto di contrizione e di pentimento visto quanto la città-porto sta vivendo da terremotata e relativo tsumani (vedi centinaia, se non migliaia, di cassa-integrati, messi in mobilità, licenziati, etc.) e che quindi l’immaginario collettivo dell’Anconina rifletta su 50 anni e più passati a studiare e inventarsi la mitologia del Che Guevara, a tracannare l’acqua avvelenata dei sindacati, a dissertare sulla massima ineluttabile necessità del matrimonio omosessuale, sulla libertà del’uso degli stupefacenti, sulla continuazione dell’abitudine del divorzio quotidiano e relativi 8 milioni di famiglie e relativi bambini dalla vita disastrata etc. “Ergo” come si diceva in altri tempi: torniamo all’antico, sarà un grande progresso!!
Questo non ragionando da “codino” o da beghine vestite di nero sul sagrato ma semplicemente guardando il cumolo di macerie del 68, i bamboccioni, gli sfigati, i senza lavoro di professione perché rifiutano i lavori usuranti, disagiati poco socialmente decorosi e così via…
Altrimenti, altrimenti così continuando la scelta è molto limitata, o la sindrome di Atene che per l’Italia vorrebbe dire andare indietro con l’orologio al tempo della miseria nera e relativa emigrazione di milioni di italiani non più diretti a New York “Ellis Island” ma in Cina!!
Oppure, l’altra, quella dell’Argentina che dopo i desaparecidos e i relativi derivati argentini è diventata un ghetto che a differenza di quello giudaico è stato volontariamente scelto truffando di cifre enormi il global village!
A questo punto, il paziente lettore avrà capito che la drammaticità della situazione non è tanto dai fatti esposti quanto dalla incapacità intellettuale dell’Anconina e non solo di uscire dalla propria cultura sociale, politica, laica o, se vogliamo, semplicemente del comune cittadino che manca di coraggio, etica, senso della realtà e che continuerà come da sempre con l’urlo della folla:Sciopero!! Ormai solo contro se stessi!!

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