UNA REGIONE AL CENTRO DEI TRAFFICI DEL FUTURO

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La regione Emilia-Romagna gioca un ruolo centrale nella strategia infrastrutturale italiana ed europea. Il suo territorio è, infatti, attraversato da diversi corridoi e da due autostrade europee. In particolare il corridoio Baltico – Adriatico ha visto il suo prolungamento fino a Ravenna e ora le regioni dalle Marche alla Puglia provano a chiederne l’estensione fino a Bari anche a supporto della costituenda strategia sulla Macroregione Adriatico – Ionica. Nell'ambito del nostro approfondimento abbiamo rivolto alcune domande all'assessore Alfredo Peri.
Qual è la posizione della Regione Emilia-Romagna rispetto al prolungamento del corridoio?
La Regione ha promosso attivamente lo sviluppo degli assi prioritari della rete europea TEN-T che la attraversano, in particolare quelli ferroviari, in quanto rappresentano una fondamentale opportunità per il rafforzamento della sostenibilità ambientale e della competitività del territorio. Il rafforzamento della rete strategica di nodi, collegati tra loro con servizi di qualità e frequenza è una priorità e risponde anche all'esigenza di incentivare la diversione modale. Il lavoro di promozione del Corridoio Baltico Adriatico (BAC), in particolare, ha portato alla sottoscrizione di diversi accordi sia con le altre regioni italiane interessate (Friuli Venezia Giulia e Veneto) e il Ministero delle Infrastrutture ed i Trasporti, sia a livello internazionale tra tutti i partner. Grazie a questi accordi la Regione si è presentata insieme agli altri partner alla Commissione Europea come gruppo compatto, e l'azione coordinata del BAC è risultata come una tra le più grandi azioni di coordinamento tra paesi diversi intrapresa in Europa in questi ultimi anni. La Regione si sta impegnando per rendere operative le reti TEN-T realizzando in via prio¬ritaria le opere previste sulle stesse (o il loro adeguamento agli standard europei richiesti), quindi attivare un percorso di concertazione con i gestori delle infrastrutture interessate che attualmente non vedono le opere nei corridoi come prioritarie rispetto alle altre (vedi ad es. PIR di RFI). Le opere dovranno essere affiancate da politiche adeguate, in parte già intraprese dalla Regione, come l'incentivo della LR 15/2009 "Interventi per il trasporto ferroviario delle merci" varata a fine 2009 dalla Regione Emilia Romagna con l'obiettivo di stimolare la crescita del trasporto merci ferroviario incentivando nuovi traffici su relazioni già esistenti e su nuove relazioni e ridurre i mezzi pesanti in circolazione, con evidente beneficio per l'inquinamento, la congestione e la sicurezza del traffico.
L'estensione fino a Bari del corridoio BAC anche a supporto della costituenda strategiasulla Macroregione Adriatico – Ionica, potrebbe servire ad abbassare il baricentro dello sviluppo europeo ed evitare la marginalizzazione del sistema Adriatico-Mediterraneo. In quest'area i traffici marittimi e commerciali si stanno intensificando e, una volta stabiliz¬zata la situazione politica, avranno sen'altro un grande sviluppo. Occorre un chiaro orientamento strategico perchè l'Adriatico e i porti italiani della dorsale adriatica diventino il collegamento tra il Mediteraneo sud orientale e l'Europa nord orientale, anch'essa in forte sviluppo. La posizione geografica ci consente di poter diventare il punto di riferimento di queste aree che rappresentano il maggior potenziale per lo svi¬luppo economico internazionale.
Anche la E45 e la E55 sono tracciati che coinvolgono il territorio emiliano romagnolo, quali ricadute positive potranno avere per il rilancio economico del territorio, anche in funzione della ricostruzione post-terremoto?
Il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT98-2010, ora in fase di aggiornamento) individua un sistema infrastrutturale a rete strutturato su due livelli, dei quali la Grande Rete di collegamento regionale – nazionale svolge funzioni di servizio nei confronti della mobilità regionale di più ampio raggio e nei confronti della mobilità nazionale con entrambi i recapiti all'esterno del territorio regionale.
L'itinerario della E45, quale asse della Grande Rete, riveste un ruolo strategico, anche in relazione al Corridoio Adriatico, come grande asse di mobilità delle persone e delle merci di livello internazionale, nazionale e come elemento di integrazione tra le aree del Nord-Est, della Romagna e del Centro Italia e di penetrazione verso il Sud del paese. Pur interconnettendosi all'A14 e al corridoio della via Emilia, il livello di connessione inrete dell'E45 risulta tuttavia ancora oggi poco efficiente, non potendo ad ora contare sulle nuove direttrici che rappresen¬tano la sua naturale prosecuzione verso nord e nord-ovest (E55/Cispadana). La realizzazione dell'E55 autostradale (da Cesena a Venezia), in sinergia con la riqualificazione ad autostrada del raccordo Ferrara – Porto Garibaldi e in colle¬gamento con l'Autostrada Cispadana, rappresenta l'azione fondamentale per adeguare la struttura e le prestazioni dell'offerta viaria al nuovo concetto di rete PRIT. Nella loro continuità tali assi costituiscono un unico sistema di gronda alternativo all'asse centrale, dato dalla Al e dalla A14, che sicuramente può contribuire al rilancio economico delle zone colpite dal terremoto.
Il sistema di assi autostradali così individuato favorisce infatti sia la connessione fra i distretti produttivi e le aree portuali dell'Adriatico, sia il riordino lungo un asse principale delle attività logistiche a supporto della produzione e distribuzione commerciale di alcuni dei settori a maggior export nazionale (meccanica ed alimentare nel modenese e tessile nel carpi-giano).
Il sistema costituito da Autostrada Cispadana e raccordo autostradale Ferrara – Portogaribaldi, in particolare, costituirà un nuovo itinerario regionale che attraversa i territori della regione colpiti dal sisma e può contribuire a sostenere la ripresa del tessuto economico, colpito anch'esso in modo violento, migliorando l'accessibilità del territorio e l'efficienza della rete locale grazie alla specializzazione del traffico, ed inoltre potrà assumere comunque una valenza di corridoio alternativo all'intera tratta autostradale Milano – Bologna, raccogliendo quote significative di traffico anche dall'area mantovana e parmense.
Questo sistema, infatti, risulta essere il completamento necessario per integrare una maglia stradale piuttosto carente sulla trasversale est – ovest, servita principalmente dalla Via Emilia e dall'asse autostradale Al che, nonostante la recente realizzazione della quarta corsia, esprime comunque livelli di servizio non adeguati.
Dal punto di vista degli obiettivi strategici, la realizzazione del corridoio Cispadana, Ferrara-Porto Garibaldi, E55 punta a contribuire alla rivitalizzazione economica dell'area suborientale della regione e a migliorare l'attrattività insediativa delle aree industriali del settore, diventando elemento portante di un sistema infrastrutturale fortemente interconnesso (strada, ferrovia e rete navigabile).

Region at the middle of the future traffics
Emilia-Romagna region has a central role in Italian and European infrastructure strategy. Its territory is crossed by several corridors and two European highways. In particular the Baltic – Adriatic Corridor has seen its extension up to Ravenna and now the regions from Marche to Puglia try to ask the extension until Bari also to support the new strategy on Adriatic – Ionian macro-region. We have asked some que¬stions to Secretary Alfredo Peri.
What is the position of the region in relation to the extension of the corridor? The region has promoted the development of the priority axes of the TEN-T, they represent an important opportunity for reinforcement environmental sustainabili-ty and competitiveness of the territory. The promotion work of the Baltic Adriatic Corridor (BAC), has produced the sign of many agreements at national and international level.
E45 and E55 highway involve the regional territory, which will be the positive effects for the economic relaunch of the territory, according to the post-earthquake reconstruction?
The integrated regional transport Plan identifies a network infrastructure system structured on two levels, of which the large network of regional-national connections has service functions in relation to broader regional mobility within and
towards the national mobility. The E45 highway as axis of big network has a strategic role in relation also to Adriatic Corridor, as a big axis for mobility of people and goods of international and national level. The E55 highway (from Cesena toVenice), in synergy with the redevelopment as highway of the road Ferrara-Porto Garibaldi and connected with Cispadana highway, represents the fundamental action to adapt the structure and performance to the new network concept PRIS.

.www.regione.emilia-romagna.it

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