Una nuova politica industriale per gli apparecchi domestici e professionali

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“Dobbiamo investire sul settore degli apparecchi domestici e professionali altrimenti resterà ben poco all’economia del nostro Paese. Infatti questo settore rappresenta il secondo comparto italiano dopo l’automotive per fatturato e occupazione e quindi un campione molto significativo di economia reale. E’ per questo che la Regione Marche, con la Regione Campania, ha posto nei vari incontri con il ministro dello Sviluppo economico la necessità che non soltanto si proceda alla tutela del lavoro e dei lavoratori, ma si avvii un processo di vera e propria politica industriale che definisca una strategia di difesa attiva del settore. Non è sufficiente affrontare questa vertenza con gli ammortizzatori sociali se non si attiva un intervento strutturale che riguardi le prospettive di competitiva e l’incremento del valore aggiunto di questa produzione a confronto con il mercato internazionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando oggi a Roma all’assemblea dei delegati nazionali del settore elettrodomestici. “Al tavolo della scorsa settimana al ministero dello Sviluppo economico – ha detto Spacca – abbiamo avanzato nuovamente una proposta che guarda al futuro: la creazione nelle Marche, regione che nonostante sia la più manifatturiera d’Italia non ha sul proprio territorio un centro di ricerca nazionale, di una piattaforma di ricerca, innovazione e design che coinvolga le Università campane e marchigiane, le due Regioni e il Governo nazionale”.
Nel merito del piano industriale presentato da Indesit Spacca ha detto che, pur non avendo la Regione competenza sulle grandi imprese, l’azienda va richiamata ad una valutazione di responsabilità. “La Regione – ha detto – ha chiesto che il piano industriale venga modificato e che, soprattutto, l’azienda riveda in aumento l’ammontare degli investimenti destinati a ricerca e innovazione perché questo testimonierebbe la sua strategia di sviluppo e consolidamento delle sue attività in Italia”. Il presidente ha sottolineato come nelle Marche la preoccupazione per la situazione della Indesit sia molto forte. “Questa vertenza – ha aggiunto – ha un valore simbolico perché non riguarda solo un singolo gruppo industriale, ma tutta l’economia e il lavoro di una comunità. La vertenza va dunque allargata ad un esame complessivo della capacità di tenuta del sistema produttivo regionale e alla necessità di ridefinizione delle politiche industriali nazionali per un settore caratterizzato soprattutto da grandi imprese. Domani – ha concluso – si svolgerà una seduta aperta dell’Assemblea legislativa regionale su tutte le crisi aziendali delle Marche. Una seduta che si preannuncia molto partecipata. Da parte sua il governo regionale non vuole solo offrire solidarietà ai lavoratori, ma esercitare fino in fondo responsabilità e ricerca di soluzioni concrete che diano continuità alle imprese e lavoro e reddito alla comunità regionale”.

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