Porto di Ancona: cooperazione mediterranea per il monitoraggio dell’impatto delle attività portuali

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L’Autorità Portuale di Ancona sta sviluppando negli anni una forte sensibilità al tema della riduzione dell’impatto ambientale delle attività portuali, ritenendo la sostenibilità un elemento competitivo per le aziende e per il porto. Lo spostamento delle attività commerciali di imbarco e sbarco merci alla nuova darsena, il monitoraggio e le limitazioni alle condizioni meteo ottimali delle operazioni di scarico che possono provocare pulvirulenza, l’acquisto dei filtri anti-particolato per i mezzi impiegati nella movimentazione dei semirimorchi sono alcuni degli esempi più evidenti della continua attenzione a questo delicato tema.
Tuttavia, le sollecitazioni provenienti da Istituzioni, movimenti politici e associazioni di cittadini per ridurre ulteriormente le esternalità ambientali negative hanno spinto l’Autorità Portuale a ricercare nella cooperazione internazionale soluzioni condivise di monitoraggio, raccolta dati e comunicazione delle informazioni relative agli impatti ambientali delle attività portuali.
Il progetto MERMAID, co-finanziato dal programma europeo di cooperazione MED, risponde a questa esigenza: strutturato su un partenariato di 5 partners di 4 Paesi europei, (Camera di Commercio di Nizza, Sea Innovation Cluster di Tolone, FEPORTS di Valencia e le Autorità Portuali di Heraklion e Ancona) il progetto ha per obiettivo di esaminare lo stato attuale della tecnica di sistemi di monitoraggio ambientale attivi nei porti urbani d’Europa, permettendo così l'uso ottimale dei dati in situ. Il progetto fa parte di un approccio più ampio per promuovere l’identità di porti a maggiore sensibilità ambientale e sociale, assicurandone lo sviluppo sostenibile.
“Il valore aggiunto di questo progetto per il porto di Ancona – afferma Rodolfo Giampieri – sta nell’obiettivo di individuare una metodologia comune di raccolta dei dati ambientali nei porti “urbani” che ci consenta di comparare la nostra situazione con quella di altre realtà portuali a livello non solo mediterraneo, ma europeo. Con questo progetto individueremo quali soluzioni hanno adottato altri porti per mitigare l’impatto ambientale, quali siano i livelli di inquinamento che vengono riscontrati e come vengono misurati. Si tratta di informazioni importanti per poter avviare un dialogo che sia veramente costruttivo che si basi su dati acquisiti in modo standardizzato, anziché su informazioni non legate a valutazioni scientifiche.

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