Uil: le Marche ancora in piena crisi

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E’ di 23.335 il saldo tra i rapporti di lavoro cessati e quelli attivati nelle Marche tra il 2011 e il 2014. E’ quanto emerge dall’elaborazione effettuata dalla Uil sulla base dei dati riferiti alle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro. “I rapporti di lavoro che si sono chiusi – afferma Graziano Fioretti, Segretario Generale Uil Marche – o per scadenza del termine, o per licenziamento, anche collettivo, o per altre cause, sono in numero maggiore rispetto a quelli aperti, a testimonianza del persistere della crisi nella nostra Regione. I pesanti tagli operati dal Governo centrale per il 2015 nei confronti dei trasferimenti alle Autonomie Locali, pari a 230 milioni di euro per la sola Regione Marche a cui sommare una cifra importante a carico dei Comuni, comporteranno una riduzione delle risorse da spendere sul territorio, con conseguenze ulteriormente negative sull’occupazione.” Nel dettaglio: i rapporti di lavoro attivati sono passati da quasi 250 mila nel 2011 a poco più di 210 mila nel 2014, mentre i lavoratori interessati da tali attivazioni sono scesi da oltre 167 mila a poco meno di 137 mila. Per quanto riguarda i rapporti di lavoro cessati, invece, si è passati dagli oltre 244 mila del 2011, che hanno interessato quasi 167 mila lavoratori, ai poco più di 218 mila, che hanno interessato poco più di 146 mila lavoratori.

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