“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di fare di tante Marche una regione. Creare un sistema che non pregiudichi le peculiarità di ciascun territorio ma al contrario le coordini affinché siano in grado di affrontare le dimensioni del mercato internazionale. La nascita del Polo enogastronomico regionale ‘Food brand Marche’ va proprio in questa direzione”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenendo oggi, nella seconda giornata di Vinitaly 2015, alla presentazione del Polo enogastronomico regionale con Alberto Mazzoni e Antonio Centocanti, rispettivamente direttore e vicepresidente dell’Istituto marchigiano di Tutela vini, Andrea Pierotti sindaco di Acqualagna, Elisa Di Francisca, campionessa olimpica e ambasciatrice del Verdicchio nel mondo e la conduzione di Fede e Tinto, autori e conduttori della trasmissione di Radio 2 Rai Decanter. “Fare di tante Marche una regione – ha detto Spacca – significa saper superare i campanilismi. Creare il Polo enogastronomico non vuol dire chiudere l’Enoteca regionale di Jesi, al contrario. Vuol dire farla salire di livello, potenziarla, ampliarla a tutti i marchi di qualità dell’enogastronomia marchigiana. Allo stesso tempo, l’Enoteca regionale di Offida, che rimane l’unica delle Marche, si specializza ancora di più sul settore enologico. L’una e l’altra consentono a tutto il comparto marchigiano di crescere ulteriormente, di sviluppare servizi innovativi, di creare più reddito e occasioni di occupazione per i nostri giovani. Tutti i territori, in questo modo, vengono valorizzati e nessuno viene privilegiato rispetto all’altro. Con questo spirito, con questa ambizione alla qualità, è possibile offrire nuove prospettive di crescita a questo settore decisivo per l’economia regionale”.
Spacca ha poi ricordato le finalità del Polo enogastronomico regionale. “Un soggetto – ha detto – che consente ai produttori della nostra regione di essere ‘protetti’, organizzati. Ma consente anche di fare di più, guardare con crescente protagonismo alla distribuzione sui mercati internazionali, entrando direttamente nella logistica”.