Giobbe Covatta candidato dei Verdi

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Gianluca Carrabs: “Un uomo da sempre vicino alle tematiche ambientaliste etiche e sociali”. Luca Ceriscioli: “la sua è una candidatura coerente e credibile\”. I Verdi saranno presenti alle elezioni di Maggio per il rinnovo del Consiglio della Regione Marche.
Lo saranno, con propri candidati, nella Lista “UNITI PER LE MARCHE-CERISCIOLI PRESIDENTE” convinti della necessità di continuare a rappresentare le istanze ambientali e sociali presenti nella comunità marchigiana.
Lo annunciano oggi durante un'iniziativa pubblica al Seeport Hotel di Ancona presentando l'Agenda ambientalista per il rilancio delle Marche. Moderati da Gianluca Carrabs, Presidente onorario dei Verdi delle Marche, sono intervenuti Giobbe Covatta – candidato nella Lista "Uniti per le Marche- Ceriscioli Presidente", Luca Ceriscioli – candidato presidente della Regione Marche, Adriano Cardogna – Capogruppo Verdi in Consiglio regionale, Laura Scalbi e Daniele Mariani Co-portavoci regionali dei Verdi.

'Si sta facendo un bellissimo lavoro insieme che testimonia la voglia di portare avanti un progetto condiviso'
'Ha ragione Giobbe quando dice che delle Marche non si parla mai. Abbiamo ridato un senso alle primarie. Nessuno ha parlato di noi. Da altre parti sono state un caso. Delle Marche, con partecipazione altissima, non si è parlato. Uno degli obiettivi di Giobbe che sposo è quello di far emergere le cose che funzionano nella nostra regione per farle diventare un esempio da seguire. Quella di Giobbe è una candidatura coerente, ha storia, impegno di tanti anni nella nostra regione. Valori di coerenza che rende le cose più credibili, una figura di qualità che gioca la sua partita marchigiana. Lo voglio ringraziare. Anche perché da oggi è un politico. Ha avuto il coraggio di mettersi in gioco e il desiderio di mettere le proprie energie a servizio della comunità.
Coerenza e credibilità e valori ambientali che non sono fondamentali evidentemente per il nostro attuale presidente che ha abbracciato forza Italia, un partito non proprio negli anni coerente nelle politiche ambientali. Ricordo condoni e depenalizzazione dei reati ambientali. Chi fa queste scelte e si pone al servizio di valori che sono l'opposto non da' un buon segnale e i marchigiani sapranno giudicare. Oltretutto stupisce anche la disinvoltura con cui è passato dall'altra parte. Sono convinto che insieme governeremo bene le Marche e daremo un futuro migliore e sostenibile ai marchigiani.

IL PROGRAMMA

1. Contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici determinati da una società e da una economia fondati sull'utilizzo di energia prodotta dai combustibili fossili. Occorre quindi continuare a perseguire ancora con più determinazione le politiche che favoriscono prioritariamente la mobilità sostenibile, il risparmio e la riqualificazione energetica, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la difesa e il recupero della biodiversità e degli ecosistemi degradati, anche attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo svolto dei Parchi e delle Aree naturali protette.
2. Valorizzazione delle aree interne e riequilibrio territoriale dando prioritariamente attuazione ai contenuti della CARTA DI FONTE AVELLANA e del PROGETTO APPENNINO attraverso la realizzazione su tutto il territorio montano regionale della STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE con il coinvolgimento diretto delle neocostituite Unioni montane dei Comuni.
3. Tutela e valorizzazione del Mare Adriatico attraverso l'affermazione della strategia della Macroregione Adriatico-Ionica che vede nella sua integrità, e quindi nel contrasto alle attività di trivellazione e nelle azioni di prevenzione e di pronto intervento nel caso di incidenti di navigazione, l'affermazione di una economia delle aree costiere basate principalmente nel turismo di qualità e nella pesca sostenibile.
4. Riforma della macchina amministrativa regionale che va trasformata in una grande agenzia di sviluppo territoriale a servizio della comunità per rilanciare l'economia, creare lavoro, contrastare la povertà.
5. Riconversione del modello economico marchigiano: paesaggio, ambiente, agroalimentare, beni culturali, manifattura di precisione e innovazione devono essere il volano del nuovo modello di sviluppo delle Marche che, attraverso le eccellenze del territorio, generino il vero vantaggio competitivo sui mercati nazionali e internazionali.
6. Fondi comunitari, una transizione così importante non può avvenire dall’oggi al domani e non avviene senza investimenti, per questo è strategico il ruolo giocato dalle risorse comunitarie: 1.163 miliardi di euro di cui 538 milioni per il Piano di Sviluppo Rurale e 625 milioni per Fondo Sociale Europeo e il Fondo Economico Sviluppo Regionale.

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