Sistema portuale, servizi marittimi e accessibilità ferroviaria e autostradale

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\”Per l\’Amministrazione regionale i filoni d\’intervento prioritario riguardano l\’accessibilità ferroviaria e autostradale, in particolare delle sezioni transfrontaliere strategiche, il miglioramento dei servizi marittimi e gli investimenti per il sistema portuale dell\’Alto Adriatico\”. Lo ha sottolineato oggi a Trieste l'assessore regionale alle
Infrastrutture e Mobilità, Mariagrazia Santoro, aprendo
ufficialmente la conferenza internazionale "Il ruolo dell'Unione
europea nei Balcani Occidentali-Le connessioni di trasporto e
l'allargamento".

All'incontro, organizzato dall'Ince (Iniziativa Centro Europea) e
dalla Commissione europea (direzione generale per la Politica di
vicinato e i negoziati di allargamento), sono state approfondite
le opportunità e gli strumenti della Ue a sostegno dello sviluppo
dei trasporti e dell'accessibilità a livello transnazionale.

Al fine di garantire un maggior sviluppo sostenibile e di
prosperità dell'intera Regione Adriatico-Ionica, gli otto Paesi
aderenti a questa Strategia europea (Albania, Bosnia-Erzegovina,
Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia) hanno
deciso di focalizzare su quattro ambiti le iniziative congiunte
a favore di uno spazio integrato di servizi e competenze.

Questi cosidetti "4 pilastri tematici" delle Regione
Adriatico-Ionica sono: "Crescita blu", volto a favorire la
crescita marittima e marina innovativa, promuovendo lo sviluppo
nei settori dell'economia blu; "Connettere la Regione", inteso a
migliorare la connessione all'interno della Regione e con il
resto dell'Europa in termini di reti energetiche e di trasporto;
"Qualità ambientale", relativa agli ecosistemi marini e
terrestri, riducendo l'inquinamento e arrestando la perdita di
biodiversità e la degradazione; il "Turismo sostenibile".

Evidenziando la posizione geopolitica del Friuli Venezia Giulia
"di ponte con l'Europa centrale, l'area alpina e l'Europa
sud-orientale", l'assessore Santoro ha ricordato che la
prosperità economica e sociale della Regione va promossa
rafforzando il processo d'integrazione dei Paesi terzi nella Ue.

"E' necessario intensificare la cooperazione tra i Paesi della
Regione Adriatico-Ionica per far fronte all'ancora persistente
deficit nelle infrastrutture: vanno rimosse – ha spiegato Santoro
– le strozzature e ripristinate le connessioni mancanti, così
come potenziati i collegamenti intermodali ed i sistemi di
gestione del traffico, anche marittimo".

All'incontro, al quale hanno partecipato esperti e rappresentanti
di organizzazioni e istituzioni internazionali, sono stati
presentati i risultati del progetto comunitario Adria A, che è
stato finanziato nell'ambito del Programma di cooperazione
transfrontaliera Italia-Slovenia: un'esperienza, è stato detto,
che può rappresentare una buona pratica da replicare anche nel
contesto dei Balcani occidentali.

Il progetto, finalizzato a promuovere la creazione di un'area
metropolitana transfrontaliera per migliorare l'accessibilità tra
Divaca, Gorizia, Capodistria, Monfalcone, Nova Gorica, Sezana e
Trieste, ha promosso anche azioni mirate a favorire una maggiore
interconnessione tra aree urbane e rurali dell'Alto Adriatico.

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