Chemioterapia sicura: automazione e controllo per la cura dell’uomo

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Un gruppo italiano di innovatori in Sanità punta su tecnologia e robotica per garantire trattamenti di qualità ai pazienti e maggiore sicurezza agli operatori sanitari. Dopo aver rinnovato il modo di fare chemioterapie nel mondo, Apoteca Community promuove l’adeguamento delle direttive italiane alle nuove tecnologie. Dal meeting di Apoteca Community sono emersi i trend tecnologici da seguire per le prossime regolamentazioni ministeriali in materia di chemioterapia sicura. Più automazione significa più sicurezza: questo il messaggio principale lasciato dagli esperti italiani di farmacia ospedaliera che si sono riuniti il 18-19 giugno presso il Gruppo Loccioni di Angeli di Rosora, nelle Marche. La Community ha sottolineato il ruolo della robotica per assicurare i più alti standard di qualità dei
preparati anticancro: la tecnologia introduce infatti controlli intermedi, tracciabilità e misurazioni
delle performance che annullano di fatto ogni possibilità di errore in un processo – quello
dell’allestimento delle chemioterapie – in cui è richiesta la massima precisione. Questo a tutto
vantaggio della salute dei pazienti e degli operatori, sottoposti al contatto con farmaci personalizzati
e tossici.
L’esigenza di questo momento di progettazione è nata dall’assenza, nelle regolamentazioni attuali, di
un riferimento alla robotica, che invece si è diffusa molto negli ultimi anni proprio grazie al lavoro
pionieristico di questo gruppo di innovatori.
Ad aprire i lavori di Apoteca Community, il messaggio di Melissa McDiarmid, esperta di Salute
Pubblica e Sicurezza sul Lavoro collaboratrice dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha
invitato a «cogliere tutte le opportunità per migliorare la salute dei pazienti e degli operatori, sia
quelle determinate da una nuova tecnologia, sia quelle dovute a un miglioramento dei processi».
Presenti all’incontro 50 professionisti rappresentanti dei migliori centri ospedalieri italiani, membri
della Community degli utilizzatori del sistema Apoteca Chemo per l’allestimento automatico delle
chemioterapie sviluppato dal Gruppo Loccioni. Tra questi: Ospedali Riuniti di Ancona, IRCCS IRST di
Meldola, Istituto Europeo di Oncologia, Azienda Ospedaliera di Perugia, IRCCS Fondazione
Candiolo.
Nata in Italia dalla collaborazione pubblico-privato tra Ospedali Riuniti di Ancona e Loccioni, negli
anni la Commuinity si è allargata ed oggi è un centro di sviluppo tecnologico che incorpora i migliori
centri mondiali, dagli Sati Uniti al Giappone. Tra questi: Cleveland Clinic e Johns Hopkins University
(USA), Istituto Catalano di Oncologia (Spagna), Ospedale Universitario di Mainz (Germania), Ospedale
Universitario di Mie (Giappone) e Samsung Medical Center (Corea del Sud).
Giunta alla settima edizione, questa esperienza ha raggiunto risultati scientifici e tecnologici di
assoluto rilievo, tra cui:
65 studi scientifici sulle tecnologie per l’allestimento automatico dei farmaci oncologici
pubblicati su giornali internazionali di alto valore scientifico.
300 professionisti da 23 Paesi in visita presso i centri che utilizzano il sistema per l’allestimento
automatico delle chemioterapie Apoteca Chemo.
180 nuove soluzioni e miglioramenti del sistema Apoteca Chemo sviluppate dal team Ricerca e
Sviluppo di Loccioni.
Apoteca Community ha dato il via alla discussione sui nuovi standard della pratica farmaceutica
prendendo il via dall’esperienza di questo primo gruppo mondiale: è infatti l’Italia che ha esplorato
per prima in profondità l’impatto dell’automazione sulla produzione delle chemioterapie,
l’organizzazione e gli aspetti economici de che ne influenzano qualità e sicurezza.
Un bel risultato per un modello sanitario che in tempi di spending review sembra soffrire una crisi
d’identità, combattuto com’è tra tagli e innovazione.
QUOTE
«Quando abbiamo scoperto il nostro interesse per il mondo della farmacia ospedaliera, per prima
cosa abbiamo iniziato ad ascoltare gli esperti e costruire con loro gruppi di confronto che chiamiamo
Community. In Italia questo percorso è iniziato nel 2009 ed la tecnologia si è affermata per prima, per
merito del grande spirito di innovazione del nostro Paese. Da questo gruppo ci aspettiamo un altro
salto in avanti per fare dell’automazione in farmacia un modello riconosciuto nelle linee guida di
settore».

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