\”Una concessione che ci permette di mantenere e sviluppare un investimento strategico nel porto di Trieste\”. Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in occasione della firma di rinnovo della concessione demaniale marittima, per ulteriori 50 anni, tra l\’Autorità portuale e la SIOT (Società Italiana per l\’Oleodotto Transalpino), che dal 1964 gestisce il terminal petrolifero del punto franco olii minerali del porto di Trieste, il primo terminal di tutto il Mediterraneo. Il documento di rinnovo della concessione è stato sottoscritto
oggi, nella sede dell'Autorità portuale, dal presidente Zeno
D'Agostino e dalla presidente di SIOT, Ulrike Andres, che era
accompagnata dal direttore Paolo Privileggio.
"Da tempo la Regione – ha detto la presidente Serracchiani,
presente all'atto della firma – è impegnata a consolidare e a
incrementare i traffici del porto di Trieste. La firma di questa
concessione cinquantennale con la SIOT ci consente di mantenere
qui a Trieste la presenza del più importante terminalista
italiano, rendendo possibile la programmazione di nuovi
investimenti".
"Per la Regione – ha aggiunto Serracchiani – SIOT rappresenta
un'impresa di primaria importanza, per il volume di traffici che
sviluppa, per i rapporti con Austria, Germania e Repubblica Ceca,
per l'occupazione e l'indotto che garantisce, per le tasse che
lascia in Friuli Venezia Giulia".
Come ha ricordato anche Zeno D'Agostino, SIOT costituisce una
presenza di prim'ordine, per volume e valore del traffico. Al
terminal dell'oleodotto transalpino attraccano ogni anno più di
500 navi che sbarcano 41,5 milioni di tonnellate di greggio (il
75 per cento del traffico del porto di Trieste), assicurando il
90 per cento del fabbisogno dell'Austria, il 40 per cento della
Germania (la totalità per Baviera e Baden-Wurttemberg) e il 50
della Repubblica Ceca.
SIOT ha oggi un fatturato di 82,3 milioni di euro, 117 occupati
diretti e un indotto di altri 600. Secondo i dati forniti
dall'azienda, SIOT ha ricadute sull'economia nazionale e locale
pari a 75 milioni di euro all'anno, tra cui 6,7 milioni di sole
tasse portuali, 11 milioni di servizi di rimorchio e altri 6 di
servizi tecnico-nautici.
Il rinnovo della concessione, ha ricordato la presidente Andres,
permette adesso a SIOT di pianificare nuovi investimenti, pari a
20 milioni di euro nel solo triennio 2015-2017.