Il traffico merci nei primi nove mesi del 2015 è risultato pari a 18.258.836 tonnellate di merce, lo 0,3% in meno rispetto alle 18.305.081 tonnellate registrate nel periodo gennaio-settembre 2014. In particolare gli sbarchi sono stati pari a 15.539.602 tonnellate ( +250.837), mentre gli imbarchi ammontano a 2.719.234 tonnellate (- 297.082). Il mese ha registrato una movimentazione di 2.167.965 tonnellate, 7,3% in più rispetto a settembre 2014. In calo il numero delle navi, 2.103 attracchi contro i 2.364 dello scorso anno (-11,0%).
Le merci secche, hanno segnato un aumento del 3,3% (382 mila tonnellate in più), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una flessione del 4,9%, mentre per quanto riguarda le merci unitizzate, quelle su rotabili sono in calo del 20,6%, e quelle in container risultano in aumento dell’1,6%.
L’incremento in valore assoluto più evidente è per i prodotti metallurgici, passati da 4.194.939 a 4.693.066 tonnellate (498.127 tonnellate in più) con un incremento pari al +11,9%, quasi tutti coils provenienti per lo più da Cina, Italia (Taranto), Russia e Iran.
Positivo anche il dato dei materiali da costruzione (+9,7%, pari a 304.486 tonnellate) ed in particolare delle materie prime per le ceramiche, passate da 2,567 a 2,939 milioni di tonnellate (+14,5%).
Per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli) si è registrata una flessione pari al 12,0%. I cali più significativi hanno riguardato le farine di soia e girasole provenienti soprattutto da Argentina, Brasile, Russia e Ucraina e il granoturco importato dall’Ucraina. In aumento invece il frumento proveniente in buona parte da Ucraina, USA e Canada
In aumento anche i combustibili minerali solidi (+8,3%), in particolare coke importata da USA.
Tra le rinfuse liquide risultano in calo i prodotti chimici (-7,3%), i prodotti petroliferi (-0,7%) e i prodotti alimentari liquidi (-12,5%), soprattutto oli.
Molto buono il risultato del traffico container che con 181.345 TEUs, ha registrato 17.684 TEUs in più (+10,8%) rispetto allo scorso anno. In particolare però l’aumento è stato pari a 5.071 TEUs per i pieni (+4,1%) e 12.613 per i vuoti (+31,6%). Il mese, con 18.695 TEUs movimentati, ha superato il traffico di settembre 2014 (18.284 TEUs) segnando un +2,25%.
In calo, invece, il traffico di nuove autovetture che con 18.255 pezzi movimentati, registra un -del 12,9% rispetto allo scorso anno.
Il numero dei trailer di gennaio-settembre è stato pari a 50.157 contro i 59.969 del 2014 (-16,4%), e tale calo è dovuto ai noti problemi della linea per la Grecia.
In crescita la linea Ravenna-Brindisi-Catania, dove, a fronte di 320 trailer in meno, rispetto allo scorso anno, sulla Ravenna-Catania (35.283 trailer), segna un aumento di 380 trailer la linea Ravenna-Brindisi (9.525 pezzi contro i 9.145 del 2014).
“Sono soddisfatto – dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco – che il Porto abbia azzerato le perdite rispetto ad un 2014 che era stato eccellente. Se guardiamo gli sbarchi, che sono quelli che da sempre costituiscono il core-business del Porto di Ravenna, siamo addirittura sopra al dato del 2014. Nel triennio 2013 – 2014 – 2015 il Porto ha mostrato una crescita generalizzata in tutti i settori chiave, con esclusione delle crociere che meritano un discorso a parte, che faremo con gli operatori del nostro Terminal e con il principale “carrier” dello scalo, Royal Caribbean, dati di consuntivo 2015 alla mano. Credo, però, che al più presto vada messa in campo un’azione sinergica con la Regione Emilia-Romagna, anche alla luce di quello che sta succedendo a Venezia: per parte nostra stiamo lavorando ad un’Alleanza Strategica proprio con l’Autorità Portuale di Venezia, finalizzata ad uno sviluppo di sinergie in tutti i settori commerciali, crociere e traghetti “in primis”.
Il risultato dei traghetti non è soddisfacente ma siamo ottimisti per almeno due motivi: l’annuncio di qualche giorno fa a Barcellona, del C.E.O. del Gruppo Grimaldi, in merito all’importanza del collegamento Venezia – Ravenna – Igoumenitsa – Patrasso, ed i segnali che ci arrivano dagli operatori del settore, proprio da Venezia.
In ogni caso si confermano, per il nostro Terminal Traghetti T&C, i target di risultato per fine anno: 65.000 pezzi totali e Terminal in utile per il secondo anno consecutivo.
Quanto ai risultati dell’ultimo triennio, le tabelle allegate mostrano, in termini di traffico e di gestione, dati estremamente positivi che dimostrano come il Porto di Ravenna non sia gestito con pressappochismo né tantomeno sia stato portato alla paralisi.
Abbiamo già in cassa, indipendentemente dal CIPE, le risorse necessarie per realizzare l’intervento delle nuove casse a mare, il cui costo massimo complessivo – comprensivo di impermeabilizzazione totale – è stimato in circa 45 milioni di Euro, al lordo degli eventuali ribassi d’asta. A tale intervento si darà attuazione, naturalmente, una volta terminata la fase di concertazione con il territorio ed ottenuto il via libera dal Comitato Portuale. Come per ogni opera pubblica di questo tipo, si conferma che anche nel caso della realizzazione delle nuove casse a mare, si seguirà una procedura completa, articolata e complessa, che prevede la Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) nazionale, con pubblicazione del Progetto Definitivo, una volta che questo sarà redatto”.