Uiltrasporti: Alitalia l’obiettivo è solo gli sprechi

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“Ci aspettiamo un piano di rilancio industriale di Alitalia credibile e strutturato, con reali impegni di sviluppo della Compagnia soprattutto facendo leva su nuove rotte intercontinentali senza pregiudicare comunque il feederaggio, assolutamente necessario”. Così il Segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, all’indomani del CdA di Alitalia che rinvia alla prossima settimana l’approvazione del Piano industriale. “Auspichiamo che i soci sappiano individuare pure dove si annidano costi comprimibili che hanno, soprattutto nel corso del 2016, appesantito oltremisura il bilancio economico, complicando una situazione caratterizzata già da bassi ricavi e da forte perdita di quote di mercato”.
“Tra questi costi comprimibili – continua Tarlazzi – appaiono evidenti, a mero titolo di esempio, i costi assicurativi sul carburante ed il costo per il nuovo sistema vendita/prenotazione biglietti Sabre, molto più oneroso del precedente Arco”.
“Non è invece né utile e neppure necessario ridurre i salari già in linea con gli altri vettori – avverte il sindacalista.
“Anche sull’eventuale riduzione degli organici non siamo d’accordo, così come sulle esternalizzazioni che in passato hanno sempre portato all’aumento dei costi, per l’acquisto dei servizi prima prodotti in house”.
“Giova pure ricordare che un piano industriale serio nel trasporto aereo non può basarsi sulla riduzione del perimetro, perché ci si avviterebbe in una spirale involutiva nella quale i competitors acquisirebbero sempre maggior spazio fino a decretare la morte di Alitalia.
“Con tali premesse la Uiltrasporti è disponibile a confrontarsi sul piano di sviluppo per traguardare la crescita della compagnia, purchè non si impongano tempi di trattativa con la clessidra in mano, perché il tutto andrà condiviso con le lavoratrici e i lavoratori”.

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