Art Basel il successo della “via svizzera” nell’arte contemporanea

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La via Svizzera all’arte contemporanea è quella vincente. Il segnale, inequivocabile, è forse quello più significativo emerso alla conclusione di Art Basel, caratterizzata quest’anno da una fortissima ripresa del mercato.
“L’incremento nel numero delle gallerie svizzere presenti, l’affermazione di tanti giovani artisti svizzeri e il successo internazionale di Claudia Conte – afferma Adriano Sala, senior consultant di Art51 – hanno fornito una conferma clamorosa: il programma elvetico di ”industrializzazione” dell’arte contemporanea, che si basa su un sistema di incentivi alle scuole d’arte e ai giovani artisti, ma anche su un economia circolare dell’arte, che coinvolge galleristi, esperti, università.”

A Art Basel hanno partecipato 13 gallerie svizzere (con sede esclusivamente in territorio elvetico) su un totale di 292. Cinque sono le gallerie con sede principale od origine svizzera ma con sedi anche all’estero. In Svizzera sono presenti anche 5 gallerie straniere. Nelle fiere minori – che si sono svolte durante la settimana di ArtBasel – hanno partecipato 4 gallerie svizzere su 79 a Liste, 10 su 69 a Scope Basel.

Il risultato, per la prima volta in modo cosí evidente a Basilea, è quello di un vero e proprio sistema industriale dell’arte contemporanea, unico al mondo, che si giova di una legislazione svizzera favorevole, anche in materia di compravendita di opere d’arte, di un grande fermento culturale di giovani artisti che in Svizzera trovano le condizioni, anche di sostegno finanziario, ottimali per crescere e ora anche una capacità di lanciare questi artisti sui mercati internazionali. Emblematico il caso di Claudia Compte, la giovane artista svizzera, residente a Berlino (quasi un obbligo per chi punta in alto), nota per le sue sculture in legno e per le installazioni articolate di queste sculture in uno scenario simbolico, che a Basilea si è consacrata definitivamente come astro nascente dell’arte contemporanea made in CH. E’ rappresentata dalla galleria Gladstone di NYC e dalla galleria König di Berlino.

Secondo una analisi post Art Basel, condotta da Art51, le gallerie svizzere più significative, veri e propri pilastri di questo sistema, rappresentano sempre anche artisti svizzeri:
– Hauser&Wirth (la più importante) rappresenta 3 artisti svizzeri, tra cui la super star Pippilotti Rist (ha avuto lo scorso anno una mostra blockbuster al New Muséum a NYC),
– Eva Presenhuber rappresenta 5 artisti svizzeri, tra cui l'astro nascente Valentin Carron nonché Fischli & Weiss;
– Francesca Pia rappresenta ben 10 artisti svizzeri, tra cui tale Tobias Madison, quale ottimo prospect.
Tranne H&W, che rappresenta oltre 70 artisti o “estate” di artisti prevalentemente internazionali molto quotati, le altre due rappresentano tra i 20 ed i 30 artisti ciascuna, il che è un numero già ragguardevole.

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