Roberto Oreficini designato a componente tecnico della Commissione Sisma di Anci Marche

739

Il prossimo 30 giugno a San Benedetto del Tronto si terrà la XVII Conferenza Nazionale dei Piccoli Comuni il cui tema è “IL CONTROESODO E’ POSSIBILE”. Dei 140 comuni del cratere ben 87 insistono nel territorio regionale delle Marche ma il rischio di spopolamento delle aree interne del Paese si può scongiurare e non rappresenta un destino ineluttabile. Gli amministratori dei 5.591 piccoli Comuni italiani si incontreranno a San Benedetto del Tronto per discutere dei problemi generali che li affliggono, della questione delle aree interne e, ovviamente, del tema della ricostruzione post sisma. Anci Marche è particolarmente impegnata nel fungere da collante istituzionale tra le istanze degli 87 sindaci del cratere oltre ai 25 fuori cratere, ed i livelli superiori di governo. “La nostra azione costante di pungolo – ha detto il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi – ha consentito che nei tre Decreti Terremoto già emanati, venissero inserite le istanze provenienti dai territori. Il contributo che Roberto Oreficini, in quiescenza dal 1 giugno sarà prezioso per la fase di sintesi in virtù della grande esperienza amministrativa e di conoscenza delle dinamiche che ruotano intorno alla gestione delle emergenze”. Giovedì alle 12 il presidente Mangialardi sarà a Roma per quello che è diventato ormai un appuntamento settimanale consueto con il Sottosegretario Boschi, il commissario Errani, il vice commissario Ceriscioli ed il capo della protezione civile Curcio per lavorare concretamente sulle esigenze dei comuni e dei cittadini terremotati”. In Italia dei 7978 comuni, 5560 hanno meno di 5mila abitanti, quindi il 69,69%. Essi raccolgono il 16,52% della popolazione ma amministrano ben il 53,97% del territorio.
Le Marche rappresentano una buona campionatura perché 163 dei 229 comuni, quindi il 71,18%, hanno meno di 5mila abitanti, con il 21,07% della popolazione ed il 53,02% del territorio.
“L’Italia quindi può dirsi fondata sui piccoli comuni – ha detto Roberto De Angelis, sindaco di Cossignano e coordinatore dei piccoli comuni di Anci Marche – nei quali è evidente che poca popolazione amministra molto territorio. Avere poca abitanti significa meno cespiti e meno base imponibile e quindi ciò complica l’attività amministrativa, di manutenzione e presidio del territorio e meno servizi.”
L’esodo verso la costa è un fenomeno in atto da circa 40 anni che il sisma ha acuito. Approntare politiche di controesodo come si farà dell’Assemblea Nazionale è fondamentale.
“Il finanziamento della sperimentazione delle aree interne, i bisogni dei piccoli comuni e tutta la partita sulla gestione del sisma – ha aggiunto De Angelis – sono i tre macrotemi al centro dell’incontro ai quali arriviamo, come sindaci terremotati, con un certo scoramento e se, da una parte è innegabile che qualche ritardo c’è stato, dall’altro posso testimoniare che oggi le ditte lavorano H24, che l’orografia del territorio non favorisce facili e rapide soluzioni, ma anche che il fenomeno è molto esteso considerando gli 87 comuni coinvolti. In Umbria sono un po’ più avanti anche perché sono pochi i comuni coinvolti”.
Marcello Bedeschi, segretario di Anci Marche, ha ricordato il progetto che sta partendo per il recupero dei beni artistici dei comuni del cratere, finanziato dal Pio Sodalizio dei Piceni e da fondi di Anci Marche per un totale già disponibile di 200mila euro. “Di concerto con la Sovrintendenza dei Beni Architettonici e le Diocesi, sceglieremo delle opere da recuperare e restaurare per restituirle al territorio sulla scorta di quanto facemmo a L’Aquila, un progetto meritorio per il quale va ringraziato il Pio Sodalizio dei Piceni che, pur avendo sede a Roma, ha l’obiettivo di tenere viva la marchigianità, la sua storia e cultura.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here