Strumenti per conoscere la fotografia, “Fotografi nelle Marche 1900-1950”

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Per uscire dalla banalità ripetitiva e pure costosa delle proposte di passivo consumo presentate dalle mostre di giro, per fortuna dalla ricerca storica arrivano tante appetitose e coinvolgenti segnalazioni e scoperte di esperienze e personalità della fotografia marchigiana, autentica miniera di ingegni ancora da scoprire e studiare.

Venerdì 6 aprile, alle ore 21, al Musinf ci sarà la presentazione di un libro, che è frutto di una ricerca che ha impegnato la collaborazione tra un professionista della fotografia quale è Luigi Ricci e un fotoamatore amante della storia come Vincenzo Marzocchini. Si tratta di un libro utile e prezioso perchè davvero c’è la necessità di analizzare il quadro storico territoriale nello sviluppo di un mezzo che ha prodotto notevoli cambiamenti nel modo di vedere il mondo. La ricerca sui fotografi dai primi del ‘900 fino agli anni Cinquanta e Sessanta documenta attentamente il passaggio della fotografia marchigiana dall’interpretazione ottocentesca alla nuova visione del mondo.

La fotografia dell’Ottocento e della prima metà del Novecento appare avvolta in un’estetica consolidata, lontana dalle correnti internazionali che cominciano, invece, a produrre cambiamenti nel fotogiornalismo italiano e nei pochi amatori sperimentatori già negli anni Quaranta. Gli autori hanno sentito la necessità di mettere a fuoco un periodo storico poco noto, cercando di colmare il vuoto esistente nella ricerca storica sugli autori dell’Ottocento e sulle figure considerate protagoniste della modernità come Cavalli, Crocenzi, Giacomelli. Nei tre capitoli del libro, oltre a esaminare la situazione generale marchigiana in relazione a quella italiana e straniera, vengono messe a fuoco varie personalità rappresentative del periodo. La Fotografia marchigiana nel dopoguerra si rinnova profondamente, si inserisce nei movimenti culturali europei e di matrice statunitense e diventa protagonista all’interno dei nuovi scenari professionali e fotoamatoriali.

Il volume insomma descrive le movimentate vicende della fotografia marchigiana negli anni Cinquanta ed i frenetici contatti tra i fotografi, testimoniati da scambi epistolari intensi e appassionati, che coinvolgono tutto il panorama fotografico italiano dell’epoca. Vincenzo Marzocchini è nato ad Ancona nel 1948. Nel 1971 si laurea in Pedagogia ad Urbino. Si occupa di fotografia a partire dalla fine degli anni 1970, in particolare con programmi di educazione all’immagine come docente di materie letterarie e libere attività complementari nella scuola media inferiore. Inizialmente si è dedicato a ricerche sul territorio, successivamente alla sperimentazione in camera oscura e alla figura. I suoi interessi si rivolgono poi agli studi storici, di analisi e critica e soprattutto ai rapporti tra fotografia e letteratura. Attualmente la sua attenzione si focalizza sulla raccolta di immagini d’epoca seguendo il criterio delle tecniche di stampa e di riproduzione con particolare riguardo alla ritrattistica tra Ottocento e Novecento. Nel 2007 ha contribuito alla creazione del Museo Storico Fotografico di Montelupone. Ha fatto parte dello staff redazionale della rivista Gente di Fotografia, per la quale ha scritto numerosi testi critici. Negli ultimi anni la fotografia stenopeica, unitamente agli studi storici e teorici, ha assorbito tutta la sua produzione pratica. Le sue pubblicazioni più importanti sono: Oltre il visibile (Campanotto Editore 1998); Letteratura e fotografia, Scrittori poeti fotografi (Edizioni Clueb 2005); La fotografia stenopeica in Italia. Storia tecnica estetica delle riprese stenoscopiche (Edizioni Clueb 2006); La storia della fotografia attraverso le tecniche di stampa e le attrezzature di ripresa (Ed. Comune di Montelupone 2006); La fotografia stenopeica in Italia, (con Luigi Cipparrone): vol. I – Dalla silhouette all’impronta; vol. II – Sul ‘buco’, Riflessioni e considerazioni; vol. III – Didattica della fotografia stenopeica; vol. IV – Esperienze di fotografia stenopeica ( Ed. Le Nuvole 2008); L’immagine di sé. Il ritratto fotografico tra ‘800 e ‘900 (Ed. Lanterna Magica 2010); Camera obscura. La lentezza dell’istantanea (con Marco Mandrici), (Lanterna Magica Edizioni 2011); Scritture di versi e di luce (con Daniele Papa), (Lanterna Magica Edizioni 2012); Attorno a una poesia di Mario Giacomelli (Ed. Polyorama 2012); Ritratti al plurale. Fotografi anconetani tra ‘800 e ‘900 (Ed. Polyorama 2015); Fotografi nelle Marche dal dopoguerra a oggi (Industria Grafica Bieffe 2016).
Luigi Ricci nasce a Macerata nel 1942.

Alla fine degli anni 50 studia la pittura decorativa all’Istituto d’Arte di Macerata. Dal 1962 frequenta il Corso superiore di disegno industriale di Venezia. Fotografa dal 1962 frequentando il Corso di Italo Zannier. Nel 1966 aderisce al Centro Cultura Fotografia, Milano-Fermo, perfezionando con Luigi Crocenzi la ricerca su il linguaggio e l’espressività delle immagini.
Alla fine degli anni 60 apre in cooperativa a Roma lo studio di grafica Fantastici 4 insieme a Giovanni Lussu, Moimir Jezek e Mario Cresci. Dal 1972 al 2006 svolge la professione artigiana di Disegnatore grafico e Fotografo artistico per l’Industria. Dal 2002 al 2008 insegna all’Università degli Studi di Macerata discipline di storia della fotografia e linguaggio grafico e multimediale. Dal 2011 è cofondatore dell’Associazione Culturale Casale delle Noci, con lo scopo di promuovere le attività artigianali, la cultura materiale e il museo d’impresa.

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