Entroterra marchigiano, un viaggio appassionante!

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Scoprire l’entroterra marchigiano è un viaggio appassionante. I paesi cinti da mura medioevali, le chiese con capolavori d’arte e la tavola piene prelibatezze sono tra i tanti motivi per cui si può scegliere Filottrano. La località dista circa 34 km da Ancona e 24 da Macerata. Nel periodo estivo è animata da tanti eventi, ma i sue appuntamenti di punta sono il Festival del Barocco e la Contesa dello stivale. La proposta di visita alla cittadina si articola in due itinerari che sviluppano due temi molto interessanti.

Il Seicento a Filottrano

Prima di tracciare, sia pur un breve itinerario artistico nell’arte Barocca nella città di Filottrano, è necessario accennare alla grande stagione pittorica ed architettonica di questa località. Infatti, tra la fine del Cinquecento e per tutto il Sei-Settecento, il centro storico conobbe un periodo di grande splendore. La città si arricchì di palazzi e chiese. Gli architetti si ispirarono alla classicità che continuò a sopravvivere in quasi tutto il Settecento: lo stile si discostava dalla fragorosa ondata Barocca di Osimo e Loreto e formava un filone vivo e presente in tante dimore nobiliari.

Anche la cultura figurativa era mutata: le opere di Ernest von Scaychis, presenti a Filottrano, subirono l’influenza di Federico Fiore Barocci, primo esposte di rilievo della corrente del Barocco marchigiano. Grazie al ricco patrimonio pittorico che si conserva sia nella chiesa di Santa Maria Assunta sia nella chiesa di San Francesco si possono comprendere i rapporti esistenti con le principali botteghe del territorio e con la pittura emiliana e veneta. Poiché sono custoditi anche altri straordinari quadri che raccontano la cultura della Riforma cattolica.

Il percorso intende illustre l’evoluzione dell’arte Barocca nelle città di Filottrano. La durata è di circa 1,30h. Orario di partenze: 17,30. Appuntamento davanti al Municipio. Il servizio deve essere prenotato in anticipo al 338.4310978. Costo del servizio 8 euro a pax.

L’agricoltura ed il costume di Filottrano

L’artigianato di Filottrano ha da sempre ruotato intorno all’agricoltura, perciò l’intelligente iniziativa di abbinare la lavorazione di rame, di legno, di gioielli e dei tessuti ha permesso che non ci fossero mai brusche battute di arresto nell’economia cittadina.

Il “Museo del Biroccio”, allestimento al Palazzo Spada Lavinj, oggi Beltrami-Luchetti, è il punto di partenza per riscoprire una tradizione che ha permesso di conservare la memoria del passato. Il carro è stato un mezzo fondamentale nella vita quotidiana e nel lavoro dei campi.

Nell’ex Fabbrica Orland, invece, si può vedere un’altra importante esposizione, cioè il museo della tavoletta “Filottrano Arte 2000. Storia e modernità dal Biroccio alla Moda” che descrive le tendenze dei giovani stilisti.

Le arti tessili, che, un tempo, raggiunsero un grande splendore grazie alla creatività delle donne artigiane di Filottrano e la genialità di alcuni imprenditori, sono da considerarsi un vero e proprio museo di arte contemporanea perché sono esposte tavolette di Valeriano Trubbiani, Philippe Artias, Mario Sasso, Elio Marchegiani, Walter Valentini, Cristiano Berti, Carlo Cecchi. Il percorso di visita non è limitato solo ai musei: palazzi, vie e case del centro storico consentiranno di ricostruire la storia di Filottrano nel settore tessile.

Il percorso intende illustre l’evoluzione dell’arte Barocca nelle città di Filottrano. La durata è di circa 1,30h. Orario di partenze: 17,30. Appuntamento davanti al Municipio. Il servizio deve essere prenotato in anticipo al 338.4310978. Costo del servizio 8 euro a pax.

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