Proiezioni choc di Federagenti Yacht su incrementi record di Pil e occupazione
Parola d’ordine: destagionalizzare il turismo per rilanciare l’economia italiana. Questo sarà il tema principale del confronto che si svolgerà martedì a Porto Cervo, in occasione del Forum del lusso possibile, organizzato dagli Agenti Marittimi Italiani e giunto alla sua quinta edizione. Forum che evidenzierà dati clamorosi sulle potenzialità follemente inespresse del turismo italiano, in primis in realtà come quella sarda.
465 milioni di euro spesi da turisti stranieri nel trimestre luglio-settembre in terra di Sardegna; 793 lasciati sul territorio siciliano nello stesso periodo dai visitatori di oltre frontiera; 883 milioni in Liguria.
Ma, con l’eccezione della Liguria che riesce a mantenere un trend alto anche negli altri periodi dell’anno, con 540 milioni nel secondo trimestre e 408 fra ottobre e dicembre, le isole maggiori pagano un prezzo altissimo al “mostro” della stagionalizzazione. La Sardegna dimezza il suo fatturato estero fra aprile e giugno e scompare quasi di scena fra ottobre e dicembre con solo 92 milioni di spesa dei turisti esteri. La Sicilia riduce di un terzo il suo income turistico internazionale nel secondo trimestre dell’anno e riesce a fatturare 365 milioni fra ottobre e dicembre.
I dati contenuti nel rapporto di Bankitalia diventano ancora più clamorosamente sbilanciati se si prende in considerazione l’intero fatturato turistico includendo quindi anche i visitatori provenienti da altre regioni d’Italia.
Partendo da questi dati nonché da quelli relativi alla spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia (41 miliardi nel 2018) e dei vacanzieri italiani, Agenti Marittimi Italiani attraverso Federagenti yacht, alla vigilia del Forum del lusso possibile, l’evento che ormai da cinque anni si tiene a Porto Cervo e che “apre” idealmente la stagione turistica sarda, ha lanciato una proiezione-choc: l’incidenza del settore turistico sul Pil potrebbe, sulla base di uno sforzo di destagionalizzazione, passare dal 5 al 6,7 del Pil nel giro di due anni con una crescita record dell’occupazione dal 6% annuale di incidenza del turismo sul mercato del lavoro, a oltre il 9%.
Come? Le risposte emergeranno dal Forum che si terrà martedí 28 a Porto Cervo e che (con la partecipazione del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas e quello della Regione Liguria, Giovanni Toti) evidenzierà la necessità di segmentare e specializzare l’offerta specie in aree turistiche particolari quali sono le isole: basti pensare che il solo settore del turismo wellness (ritagliato su misura ad esempio sulla potenziale offerta della Sardegna) garantisce in Europa 500.000 posti di lavoro e 20 miliardi di fatturato. O che ad esempio il richiamo determinato da film o da pubblicità ambientate in località turistiche determina la scelta di vacanza di oltre 40 milioni di turisti nel mondo.