Rifiuti speciali, problema o risorsa?

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Oltre l’80% dei rifiuti che viene prodotto nel nostro Paese è composto da rifiuti speciali pericolosi e non: tutti devono essere analizzati, messi in sicurezza e smaltiti in maniera corretta perché non si tramutino nel tempo in danno ambientale e sociale per i territori e le comunità che le abitano.

Eppure il tema degli spazi per i rifiuti speciali non è oggetto del dibattito pubblico, negli ultimi mesi particolarmente acceso intorno ai temi ambientali: cosa succederà in Italia quando avremo esaurito le già ridotte discariche? Come stanno agendo gli altri Paesi europei?

Per cercare una risposta a queste due domande Barricalla Spa, la società che gestisce l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali italiano all’avanguardia, propone un confronto con le realtà europee più significative per capire quale possano essere gli sviluppi del settore e quali le buone pratiche da valorizzare a livello internazionale.

Per questo motivo organizza, in collaborazione con FISE Assoambiente (Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica) il convegno Rifiuti speciali: la visione europea. Esperienze a confronto in programma lunedì 7 ottobre a Torino (dalle 9 alle 13, Energy Center del Politecnico, via Paolo Borsellino 38/16 a Torino).

I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali, affidati a Chicco Testa, Presidente di FISE Assoambiente, all’Assessore all’Ambiente, Energia, Innovazione della Regione Piemonte Matteo Marnati, e al Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco.

A seguire la presentazione dello scenario del settore: attraverso i dati raccolti nel Report 2019 di FISE Assoambiente e le tendenze rilevate, il Presidente della sezione rifiuti speciali di FISE Assoambiente Marco Steardo inquadrerà lo stato del sistema dei rifiuti.

Si entrerà dunque nel cuore del convegno: Remo Tavernari, Esperto regionale presso la rappresentanza permanente d’Italia all’Unione Europea, che introdurrà il tema internazionale illustrando quale sia la visione europea, seguita poi dalle esperienze di quattro realtà  che nell’ambito operano a rappresentanza di altrettanti Paesi europei: GSB per la Germania, presentata da Dominik Deinze, Tradebe per la Spagna, illustrata da Jan Creixell e Josep Pujol, SUEZ per la Francia rappresentata da Christophe Mallet e Barricalla per l’Italia, con la presentazione del suo Presidente Alessandro Battaglino.

Le conclusioni saranno affidate a Renzo Macelloni, Sindaco di Peccioli, in provincia di Pisa, che presenta il caso di Belvedere S.p.A., buona pratica ed esempio virtuoso di governance del territorio.

La mattinata di lavori sarà coordinata dal Capo redattore di Ansa Alessandro Galavotti, moderatore.

Il convegno si svolge sotto il patrocinio del Politecnico di Torino, dell’Energy Center e di GEAM – Associazione Georisorse e Ambiente.

Come sottolinea Alessandro Battaglino, Presidente di Barricalla Spa ideatrice e promotrice del convegno “L’urgenza è grande e il tema ha bisogno di essere affrontato seriamente per risolvere i problemi oggi e per non doverci trovare in emergenza domani. Per questo come Barricalla abbiamo deciso di assumere un compito forse non nostro, ma non più rimandabile: parlare di rifiuti speciali, divulgare, far conoscere perché solo così si può creare attenzione attraverso il tema”. Conclude: “Questo convegno è diventato un appuntamento di riferimento nell’arco di pochissimi anni. Dopo “Dalla Terra dei fuochi alla democrazia delle discariche” nel 2016, incentrato sulla legalità, abbiamo fatto seguire “Rifiuti speciali: i problemi di ieri, le opportunità di domani” nel 2018 per sollecitare attenzione alla carenza di impianti adeguati nel nostro Paese, con tutto quanto ne consegue. Ci sembrava importante allargare lo sguardo all’Europa e dare vita a un confronto costruttivo con gli altri Paesi UE”.

Chicco Testa, Presidente di FISE Assoambiente commenta: “Un Paese responsabile deve poter disporre di un sistema di gestione dei rifiuti adeguato ed evoluto sul piano industriale e quindi della necessaria impiantistica per rispondere alle esigenze che emergono da una pianificazione del settore. Un sistema moderno è indispensabile per una corretta gestione dei rifiuti nel rispetto dell’ambiente, per la competitività del sistema Italia anche rispetto alle realtà europee, per l’attrazione di investimenti e quindi anche per un equo funzionamento del mercato del settore.”

 COME PARTECIPARE AL CONVEGNO

La partecipazione al convegno è gratuita ma è necessario iscriversi su https://www.barricalla.com/convegno_lavisioneeuropea/ o inviando un’e-mail a convegno@barricalla.com specificando i propri recapiti e la motivazione per l’iscrizione al convegno

 

CHE COS’È BARRICALLA

Barricalla è il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, ed è situata a Collegno su una superficie di circa 150.000 metri quadrati; è immediatamente riconoscibile per l’ampio parco fotovoltaico visibile anche dall’esterno.

Da oltre 30 anni è un importante punto di riferimento per la corretta gestione delle sostanze potenzialmente pericolose di provenienza industriale e da terreni bonificati. Barricalla accoglie i rifiuti che non possono essere più reimpiegati nel ciclo produttivo smaltendoli in maniera corretta. L’intera struttura è progettata per garantire la massima affidabilità, con altissimi livelli di sicurezza passiva, a tutela dell’ambiente e delle comunità del territorio.

Sono circa 130.000 le tonnellate che, ogni anno, trovano collocazione nel sito torinese che conta un volume complessivo autorizzato di 1.832.650 metri cubi, articolati in cinque lotti, l’ultimo in attività inaugurato a settembre 2018 in occasione dei 30 anni di vita della Società.

Oggi Barricalla, grazie ai 4.680 metri quadrati di pannelli fotovoltaici installati sulla cima dei lotti già terminati, produce 1,12 GWh di energia elettrica, con circa 700 tonnellate/anno di CO2 non emessa. Nei prossimi mesi, grazie al nuovo impianto che sarà installato sui lotti III e IV, la fornitura sarà quasi triplicata raggiungendo una produzione pari al consumo

 

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