Coronavirus, scuole e università in tutta Italia resteranno chiuse fino a domenica 15 marzo

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La decisione sarà formalizzata nelle prossime ore, dichiara la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina

Le scuole e le università in tutta Italia resteranno chiuse fino a domenica 15 marzo. È la decisione presa dal governo nel corso della riunione di questa mattina fra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ed i ministri sulla diffusione del Coronavirus in Italia.

Coronavirus: nuove regole stabilite dal Comitato tecnico scientifico del Governo per limitare il contagio

Stop a convegni, congressi, manifestazioni, anche a quelle sportive, evitare abbracci e strette di mano, starnutire e tossire in un fazzoletto evitando qualsiasi tipo di contatto. Sono alcune delle raccomandazioni che arrivano dal Comitato tecnico scientifico costituito dal premier Giuseppe Conte e che saranno inserite in un nuovo Dpcm da adottare in tempi brevi. Il governo punta a misure ancora più restrittive per fronteggiare il contagio del coronavirus. Eventi sportivi a porte chiuse per 30 giorni e stop quindi ad ogni tipo di manifestazione che non consente di osservare la distanza di sicurezza di un metro (intanto anche la partita di coppa Italia Juve-Milan è stata rinviata). A coloro che hanno oltre 75 anni e a chi ne ha più di 65 ed è ammalato l’invito è a rimanere a casa e a non frequentare luoghi affollati. Invito esteso anche a chi ha solo qualche linea di febbre anche se non si è recato stato nelle zone a rischio.

Coronavirus, nuove regole: distanza di un metro, anziani a casa e niente manifestazioni sportive per 30 giorni

Queste le raccomandazioni del comitato scientifico riguardo alle misure di contrasto al coronavirus: mantenere una distanza di almeno un metro, evitare luoghi affollati per gli over 75 e gli over 65 ammalati, evitare strette di mano, scambi di bottiglie e bicchieri durante le attività sportive, starnutire o tossire all’interno di un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni, evitare per 30 giorni qualunque tipo di manifestazione, anche sportiva. Inoltre Comuni, enti, mondo della comunicazione, associazioni culturali e sportive “sono invitate a organizzare attività ricreative individuali alternative da svolgersi all’aperto ma senza assembramenti o presso il proprio domicilio”

 

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