Al tracollo gli ospedali del Nord Italia. 6.072 guariti e 4.825 morti. Dei casi positivi, 22.116 si trovano in isolamento domiciliare, mentre 2.887 sono ricoverati in terapia intensiva
Secondo il bollettino di oggi, sabato 21 marzo, in Italia ci sono 53.578 casi positivi da Coronavirus, di cui 6.072 guariti e 4.825 deceduti (+ 793 rispetto a ieri). I numeri dell’emergenza Covid-19 nel nostro Paese sono stati appena comunicati da Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, nel corso del punto stampa giornaliero con gli aggiornamenti sullo stato dell’arte dell’epidemia. Secondo l’ultimo bilancio, dei nuovi contagiati, 22.116 si trovano in isolamento domiciliare, mentre 17.708 sono ospedalizzati e altri 2.887 sono ricoverati in terapia intensiva (il 10 percento del totale). Le regioni più colpite sono ancora una volta la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Veneto, le Marche e il Piemonte. Il totale dei tamponi effettuati è 233.222. Solo in Basilicata, ad oggi, non si registrano vittime con il Coronavirus.
“Come Istituto abbiamo redatto il nostro report bisettimanale – ha poi preso la parola il direttore dell’Iss, Brusaferro -. Il dato rilevante è dell’alta circolazione dell’infezione in alcune zone d’Italia, abbiamo diffusione anche altrove ma con numeri più contenuti. Le misure restrittive hanno la finalità che nel nostro Paese non avvenga ciò che sta succedendo in alcune zone. Ci sono 5 giorni dai sintomi alla diagnosi. Il numero dei deceduti è elevato ma si tratta di pazienti sopra i 70/80 anni d’età e affetti da più patologie. I sintomi più rilevati che abbiano notato sono febbre, tosse e dispnea. Alla luce di tutto ciò, dobbiamo essere tassativi nel rispetto delle misure di contenimento altrimenti non possiamo rallentare il virus. Se non lo facciamo, è un problema di tutta la società”.