Porto di Ravenna, trasporto eccezionale per la Jolly Vanadio

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La nave Jolly Vanadio è arrivata sabato nel porto di Ravenna ed è ormeggiata alla banchina del Terminal Nord, Società del Gruppo Sapir.

La Jolly Vanadio, con i suoi 239 metri di lunghezza (280 con la rampa di poppa estesa) e 37,5. metri di larghezza, è la nave più grande entrata nel porto di Ravenna.

La nave, che appartiene alla flotta della Ignazio Messina di Genova, storica compagnia di navigazione che collega con i suoi servizi di linea 40 Paesi e che è rappresentata a Ravenna dall’agenzia marittima Italteam Shipping, ha imbarcato con destinazione Iraq un carico eccezionale costituito da 30 sottostazioni elettriche prodotte a Lodi (si tratta di trailer di peso variabile tra le 30 e le 80 tonnellate). E da altri 20 colli, tra cui due presse prodotte dalla SACMI di Imola, da 125 tonnellate di peso ciascuna.

Le operazioni di imbarco si sono svolte oggi (lunedì 18 maggio) con modalità ro-ro utilizzando carrelli della Compagnia Portuale.

L’imbarco è stato possibile grazie alle particolari caratteristiche della nave e alla sua grande versatilità nel trasportare qualsiasi tipologia di merce e in particolare alla rampa poppiera, che ha una portata di 350 tons. e una larghezza massima di 12,5 metri.

L’operazione si giova della collaborazione della Società Traghetti & Crociere, che ha messo a disposizione le proprie aree per lo stoccaggio temporaneo dei colli da imbarcare.

“La movimentazione di carichi eccezionali, projectcargo, come questo – commenta Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna – è una operazione portuale di indubbia complessità, non solo per le dimensioni non convenzionali ma anche per la tipologia ed il valore dei materiali che si trasportano.

Il porto di Ravenna è storicamente in grado di effettuare questo genere di operazioni in assoluta sicurezza sia per le merci che per i lavoratori. E oggi dimostra di esserlo anche in questo momento, a riprova della capacità dei porti di mantenere la propria operatività ed essere in grado di tutelare la salute pubblica e continuare a garantire la massima sicurezza dei lavoratori e delle operazioni portuali, così come è stato fatto a Ravenna  sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata al COVID 19.

Ciò è possibile perché nel porto di Ravenna si dispone di mezzi, tecnologie e soprattutto maestranze specializzate che hanno raggiunto un livello di competenza e professionalità nello svolgimento, anche di questo tipo di movimentazioni, del quale dobbiamo andare orgogliosi. Credo che l’arrivo della Jolly Vanadio e le attività che si svolgeranno nelle prossime ore, rappresentino, con più di 30 lavoratori impiegati e oltre 20 aziende coinvolte, un bel segnale di quale straordinaria leva il sistema portuale ravennate nel suo insieme possa rappresentare in futuro per la ripresa economica di questo territorio”.

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