DL semplificazione, è un inizio, ma servono ulteriori misure per riattivare gli investimenti pubblici

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Questo periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid19 sta mettendo in ginocchio il sistema produttivo ed economico del paese. Il periodo di lock down ha dimezzato la produttività e costretto molte imprese a chiudere. Dal Governo sono arrivate risposte pronte, come con il recente Dl semplificazioni contenente misure emergenziali previste fino al luglio del prossimo anno, ma non sono sufficienti per riattivare gli investimenti e nel fornire aiuti agli imprenditori”. Questo il commento di Michele Poggipolini, Presidente dei Giovani di Confindustria Emilia ed Executive Director Poggipolini Spa in merito alla recente approvazione del Dl semplificazioni.

Il Presidente Poggipolini, nel ribadire che le decisioni governative avvengono attraverso un faticoso processo legislativo e di confronto tra le forze politiche tutte, ha ricordato l’importanza del coinvolgimento delle imprese nell’iter normativo. “In più occasioni, come nella recente convocazione del Governo Conte di Confindustria per gli Stati generali, il Presidente Bonomi ha ricordato che la produttività è stagnante da 25 anni e il debito pubblico italiano quest’anno sfiorerà il 160% del PIL. Pertanto, sono quanto mai necessarie in questa fase emergenziale misure che riguardano la restituzione di 3,4 miliardi di euro di accise energia, impropriamente pagate dalle imprese e trattenute dallo Stato nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che ne impone la restituzione, nonché la riforma o diminuzione dell’IVA. Proporrei inoltre, nel Dl semplificazione, di inserire misure certe che sblocchino il pagamento dei 50 miliardi di euro accertati di debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese oltre ad un serio e immediato piani di sburocratizzazione dei passaggi amministrativi e riforma del codice degli appalti”.

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