Automotive, segno meno dell’industria auto anche a settembre

487

Terza variazione positiva consecutiva, su base annua,
per l’indice della fabbricazione di autoveicoli (+19,7% a settembre),
sempre in linea con il recupero dei volumi produttivi di autovetture
(+36% nel mese), mentre quello della fabbricazione di parti e accessori
per autoveicoli e loro motori risulta in flessione del 21,5%

A settembre 2020, secondo i dati ISTAT, la
produzione dell’industria automotive italiana nel suo insieme2 registra un calo
tendenziale del 4%, mentre chiude i primi nove mesi del 2020 a -30,9%.
Guardando ai singoli comparti produttivi del settore, l’indice della fabbricazione di
autoveicoli3 (codice Ateco 29.1) registra la terza variazione positiva consecutiva su base
annua, +19,7% a settembre 2020, mentre diminuisce del 28,2% nel cumulato 2020
rispetto allo stesso periodo del 2019; quello della fabbricazione di carrozzerie per
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (codice Ateco 29.2) torna in flessione a doppia
cifra sia nel mese (-29,2%) che nel cumulato (-30,7%), e quello della fabbricazione di
parti e accessori per autoveicoli e loro motori4 diminuisce del 21,5% nel mese e del
34,2% nel cumulato.
Secondo i dati preliminari di ANFIA, a settembre 2020 la produzione domestica di
autovetture in Italia registra un altro forte segnale di recupero, con un incremento del
36%, e riduce la flessione da inizio anno a – 34,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il 57% della produzione domestica è destinato all’export. La produzione totale di
autoveicoli cala, tra gennaio e settembre 2020, del 29% e il 68% dei veicoli prodotti è
destinato all’estero.
Il comparto produttivo automotive si colloca nel contesto di una produzione industriale
italiana complessiva in calo a livello tendenziale, dopo un agosto 2020 in sostanziale
pareggio: a settembre 2020, infatti, l’indice della produzione industriale nel suo
complesso5 chiude a -5,1%, e risulta in flessione del 14,2% nei primi nove mesi
dell’anno.
1 Dato destagionalizzato
2Codice Ateco 29: fabbricazione di autoveicoli, fabbricazione di carrozzerie autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e
fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (esclusi penumatici).
3 Per “autoveicoli” si intendono le autovetture e i veicoli commerciali leggeri e pesanti.
4Codice Ateco 29.3, non include pneumatici.
5Corretto per gli effetti di calendario: i giorni lavorativi sono stati 22 a settembre 2020, contro i 21 di settembre 2019
(è escluso il comparto Costruzioni). A partire dal 2018, gli indici della produzione industriale sono diffusi da ISTAT
nella nuova base di riferimento 2015=100 (fino allo scorso mese la base era 2010=100).

Gli ordinativi totali dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni),
presentano un incremento tendenziale del 6,1% ad agosto (ultimo dato disponibile), con
variazioni positive su entrambi i mercati (+6,8% la componente interna e +5,3% la
componente estera).
Nei primi otto mesi del 2020, la diminuzione tendenziale è del 16,8% (-17,5% la
componente interna e -15,9% la componente estera).
Il fatturato dell’industria in senso stretto (escluso il comparto Costruzioni) risulta in
flessione del 3,9% nel mese (-2,1% sul mercato interno e -7% sui mercati esteri) e chiude
a -16,1% il periodo gennaio-agosto 2020 (-16,3% il mercato interno e -15,6% il mercato
estero).
“Ancora un ribasso a settembre per l’indice della produzione dell’industria
automotive italiana (-4%), anche se di molto inferiore rispetto a quello del mese
precedente – afferma Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. E’ incoraggiante,
comunque, che per il terzo mese consecutivo l’indice della fabbricazione di autoveicoli
risulti in crescita su base annua (+19,7% dopo il +3,4% di luglio e il +5,9% di agosto),
come continua a evidenziare anche la tendenza al recupero della produzione italiana di
autovetture, in crescita a doppia cifra nel mese portando la contrazione da inizio anno
al 34,5% (-29% per il totale degli autoveicoli prodotti). Rimane purtroppo in pesante
flessione (-21,5%) l’indice della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro
motori. Anche gli ultimi dati disponibili sul valore delle esportazioni della
componentistica6, mostrano un comparto in difficoltà, con una diminuzione del 26% a
livello tendenziale nei primi 7 mesi dell’anno, pur mantenendo un saldo positivo della
bilancia commerciale (2,6 miliardi di Euro). A livello congiunturale, l’indice
destagionalizzato della produzione dell’intera filiera automotive a settembre è in
sostanziale pareggio (-0,1%).
Dopo il pareggio registrato dalla produzione industriale italiana nel suo complesso
(escluso il comparto costruzioni), ad agosto 2020 rispetto ad agosto 2019 – che faceva
seguito a diciotto mesi consecutivi in flessione – a settembre l’andamento tendenziale è
negativo, risultando l’indice in flessione del 5,1%, nonostante gli effetti di calendario a
favore. Anche rispetto ad agosto 2020, l’indice destagionalizzato della produzione
industriale si riduce a settembre del 5,6%, invertendo il trend positivo registrato nei
quattro mesi precedenti. Buona la performance del terzo trimestre 2020, in cui la
media dei livelli produttivi è in crescita del 28,6% rispetto al trimestre precedente.
Del resto l’Europa sta attraversando una fase di profonda incertezza nel contrasto alla
pandemia, con riflessi negativi in tutti i principali Paesi e un orizzonte di ripresa lento.
In UE27, per la produzione del comparto automotive nel suo complesso si è registrata
una flessione tendenziale del 20,3% a luglio.
Sul fronte italiano, il mercato auto, sospinto dalle misure di incentivazione, è risultato
stabile a ottobre (-0,2%), segnando per il terzo mese consecutivo la miglior
performance tra i major market europei (incluso UK). In progressivo recupero anche le
6 Valore delle esportazioni della componentistica della filiera diretta per attività economica (Ateco 29.3, che non
include componenti attribuiti ad altre attività economiche, ad esempio gli pneumatici che sono inclusi nella voce
Ateco 22 “Articoli in gomma”)
vendite di veicoli commerciali leggeri e rimorchi leggeri, mentre tutti gli altri comparti
sono in calo nel mese di ottobre.
Sostenere non solo il mercato, ma anche la filiera industriale, con particolare
riferimento agli investimenti in ricerca e innovazione e prima industrializzazione e alla
riqualificazione del capitale umano in linea con una trasformazione tecnologica sempre
più rapida e complessa, restano le priorità e occorre agire in tempi rapidi”.
Per il settore automotive nel suo complesso, gli ordinativi7 registrano un aumento
tendenziale del 13,5% ad agosto, grazie ad una componente interna in crescita a doppia
cifra (+38,3%), mentre la componente estera cala del 7,9%. Nei primi otto mesi del 2020
gli ordinativi calano del 24,9%, con una componente interna in ribasso del 24,5% (-25,5%
i mercati esteri).
Per le parti e accessori per autoveicoli e loro motori, gli ordinativi registrano un
decremento del 4,3% ad agosto (-6,2% per il mercato interno, -2,9% per il mercato
estero), e del 25% nel cumulato (-28,4% mercato interno e -22,2% mercato estero).
Ad agosto 2020 (ultimo dato disponibile), inoltre, l’export di autoveicoli dall’Italia vale
960 milioni di Euro, l’8% in più rispetto allo stesso mese del 2019, pari al 3,5% del totale
esportato, mentre l’import vale 1,14 miliardi di Euro (-25%) e il 4,8% del totale
importato in Italia. Gli USA rappresentano, in valore, il primo Paese di destinazione
dell’export di autoveicoli per l’Italia, con una quota del 20%, seguiti da Germania e
Francia, con quote, rispettivamente, del 15,5% e del 15%.
Il fatturato8 del settore automotive nel suo complesso, infine, presenta una variazione
negativa del 6,9% ad agosto (-1,3% il fatturato interno e -12,6% quello estero). Nei primi
otto mesi del 2020, il fatturato cala del 30,2% (-32,4% il fatturato interno e
-27,5% quello estero).
Infine, il fatturato delle parti e accessori per autoveicoli e loro motori presenta un
decremento del 5,9% nel mese di agosto, (-1,3% la componente interna e -8,7% la
componente estera). Nei primi otto mesi del 2020 l’indice del fatturato registra una
flessione del 26,8%, con una componente interna in diminuzione del 30,4% (-23,8% il
fatturato estero).

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here