Spiagge. Concessioni, nel 2021 battaglia tra FVG, Stato e UE

579

Il 2021 potrebbe essere l’anno decisivo per il nodo delle concessioni balneari e diportistiche, in cui il Friuli Venezia Giulia si e’ trovato incastrato tra la normativa europea e quella nazionale. “La legge regionale che abbiamo fatto a maggio 2020, e che e’ stata impugnata dal governo- spiega alla Dire l’assessore regionale al Patrimonio del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari-, noi la difenderemo davanti alla Corte costituzionale perche’ riteniamo che sia una legge rispettosa, sia delle esigenze dei concessionari, ma anche delle norme di trasparenza e di rispetto della concorrenza che la normativa europea ci chiede”.
La legge del Friuli Venezia Giulia infatti prevedeva la proroga al 2033, come da norma nazionale, delle concessioni balneari e diportistiche, pero’ su domanda del concessionario, quindi con un atto amministrativo pubblico, nei confronti del quale chi ha interesse puo’ presentare delle osservazioni fino a portare la concessione a gara. “Adesso l’Europa ha aperto una nuova procedura di infrazione contro la legge dello Stato italiano, che nel 2018 aveva fatto una proroga automatica fino al 2033- ricostruisce Callari-. Ora noi non siamo contrari a una proroga nei confronti delle concessionarie, anzi. Riteniamo che le aziende debbano lavorare e chi fa degli investimenti opportuni. Quello su cui invece riteniamo vada fatta una norma seria- sottolinea l’assessore- e’ che queste cose vengano fatte con trasparenza attraverso delle procedure che consentano a tutti di potere partecipare”, conclude Callari, “senza bisogno di stare li’ ad aspettare che chi ha il privilegio lo mantenga costantemente negli anni”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here