Turismo, Confcommercio Marche Nord spera: abbiamo richieste estive

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Incertezza e preoccupazione sono i sentimenti piu’ diffusi tra gli operatori turistici pesaresi a poco piu’ di tre mesi dall’inizio della stagione estiva. Tra gli albergatori, secondo il direttore di Confcommercio Marche Nord Amerigo Varotti, serpeggia un sentimento di delusione per la Pasqua, ma di speranza per la stagione estiva. “C’erano grandi aspettative per poter cominciare a lavorare seriamente a Pasqua dopo tanto tempo di inattivita’- spiega alla Dire Varotti-, ma con gli eventi annullati e gli spostamenti tra le regioni ancora vietati le strutture ricettive saranno aperte per legge ma chiuse di fatto. Il turismo non ci sara’. E questo per la provincia di Pesaro Urbino significa rinunciare a migliaia di presenze legate ad eventi sportivi e culturali”.

Nonostante le difficolta’ le sensazioni per la stagione estiva sono di fiducia. “L’anno scorso dopo il lockdown ci fu un boom di presenze- continua Varotti-. Segno che il modello turistico marchigiano, un turismo sostenibile e non di massa, sta piacendo molto. Il nostro tour operator sta ricevendo gia’ tantissime richieste per la stagione estiva, in particolare nelle aree interne, che speriamo di poter soddisfare. Questo non significa che non ci sia la preoccupazione che, specie lungo la costa, qualche attivita’ possa non riaprire. Richieste al Governo? Riaprire le frontiere tra regioni, piu’ risorse per i ristori e spostamento dei preammortamenti dei finanziamenti”.

E se gli albergatori ‘piangono’, gli imprenditori balneari non ridono di certo. In questo caso pero’ piu’ che la pandemia a preoccupare gli operatori e’ la spada di Damocle della Bolkestein che grava sulle loro teste.

“Non pensavo di trovarmi un anno dopo con le stesse difficolta’- spiega la portavoce nazionale di Cna Balneari, Sabina Cardinali-. Anche per quest’estate continueremo a parlare di turismo di prossimita’ ossia senza stranieri. Chi ha la clientela locale si salva, chi lavorava con gli alberghi fa piu’ fatica. La speranza e’ che almeno i confini regionali siano aperti altrimenti sarebbe una stagione terribile. Richieste al Governo? Spero si faccia sentire sulla Bolkestein. Tanto piu’ in una fase pandemica la difesa del lavoro e delle imprese e’ sacra”.

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