Ecomondo lancia la prima scuola per la transizione ecologica

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Manca poco meno di un mese al via per la prima Scuola di Alta Formazione per la Transizione Ecologica, che nasce da un accordo triennale tra l’Università di Bologna e Italian Exhibition Group. Impresa, formazione e istituzioni ne hanno parlato ieri a Ecomondo e Key Energy, in corso al quartiere fieristico di Rimini sino a domani, venerdì 29. La senatrice Barbara Floridia, sottosegretario all’Istruzione, ha definito il progetto «fondamentale, sia per i manager di oggi, che per quelli di domani». Anna Re, responsabile delle relazioni esterne e rapporti istituzionali di Reteambiente, partner dell’iniziativa, ha sottolineato che «stiamo vivendo uno dei momenti più importanti del Dopoguerra, e che le nostre imprese devono essere pronte a questo passaggio. Questa è una “grande occasione per formare persone sempre più competenti e capaci».

La group exhibition manager della Divisione Green Technologies di IEG, Alessandra Astolfi, ha ricordato come a Ecomondo, da sempre, la formazione abbia un posto di primo piano: «Oggi abbiamo pensato di fare un passo avanti in questo senso». «Avere competenze, ma anche saperle usare nel modo migliore, oggi è fondamentale – ha detto il presidente di Conai Luca Ruini –, per questo quando IEG ci ha chiesto di partecipare abbiamo detto subito di sì». Da una ricerca recente, ha aggiunto il numero uno di Conai, emerge che «circa il 36% delle nuove occupazioni è green, e c’è una forte domanda di alte competenze in quasi tutti i settori». Il professor Fabrizio Passarini, dell’Università di Bologna, ha illustrato brevemente le composizioni dei corsi della scuola, che «punta a intercettare tutte le filiere produttive, molte delle quali non si sono ancora affacciate al mondo della sostenibilità». Quattro i blocchi in cui è suddivisa, tra sviluppo, ottimizzazione dell’energia, ecodesign, gestione dei rifiuti, nuovi modelli organizzativi con focus su bioeconomia e nuovi modelli, come la transizione digitale, fino alle agevolazioni e ai sistemi di controllo. Alla tavola rotonda moderata dal giornalista Marco Moro, sono intervenuti anche: Gino Schiona, direttore generale Consorzio Biorepack, Mariano Baldoni, direttore tecnico operativo di CONOU, Alessandro Russo, presidente Gruppo CAP, Alessandro Bratti, direttore generale di ISPRA, Fabio Fava, presidente del Comitato Scientifico di Ecomondo e Angelo Salsi, responsabile unità LIFE della Commissione Europea.

100 ANNI DI MOBILITÀ ELETTRICA, A RIMINI IL METROMARE A ZERO EMISSIONI

Il Metromare di Rimini in formato full electric è partito alle 5 di giovedì 28 ottobre: nel centenario della mobilità elettrica del capoluogo romagnolo, presentato a Ecomondo il sistema che sta attirando attenzione in tutta Italia, con i temi della mobilità sostenibile al centro di ogni strategia di transizione ecologica.

Lungo i temi dello sviluppo futuro della mobilità del trasporto pubblico, sono intervenuti il presidente di PMR Stefano Giannini, l’Assessore alla Mobilità di Rimini Roberta Frisoni, il Presidente di Start Romagna Roberto Sacchetti, il dirigente di PMR Roberto D’Andrea e Calogero Taibi di Kiepe Electric Italia.

«Il sistema Metromare non si ferma – ha esordito Giannini – perché siamo già al lavoro con le amministrazioni per dar seguito ai progetti. Il prolungamento in Fiera è già finanziato». Il Presidente di Start Romagna, Roberto Sacchetti, ha ricordato lo sforzo dell’azienda del TPL romagnolo, che trasporta ogni anno 49 milioni di persone con 560 bus che percorrono 21 milioni di km l’anno. «Il piano industriale prevede un forte ricambio dei mezzi nel segno della sostenibilità ed entro il 2024 ne sostituiremo 230. Il Metromare ha chiuso la fase sperimentale con 500mila km percorsi. È l’offerta vincente perché abbina frequenza a puntualità rigorosa. Solo così si convince la gente ad usare il mezzo pubblico. Credo fondamentale parlare di transizione digitale per il nostro mondo, dobbiamo rendere facile l’utilizzo e sempre più immediata la lettura delle disponibilità di viaggio. Dobbiamo andare verso un trasporto che definirei sartoriale».

ENERGIE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA, IL CIB PRESENTA IL DECALOGO “FARMING FOR FUTURE”

Il CIB – Consorzio Italiano Biogas ha presentato oggi a Ecomondo di Rimini la nuova azione del progetto “Farming for Future. 10 azioni per coltivare il futuro”, dedicata alle energie rinnovabili in agricoltura. Un decalogo focalizzato sulla graduale sostituzione delle fonti fossili e al contempo al contrasto al cambiamento climatico e alla diminuzione delle emissioni di CO2. «L’azienda agricola è in grado di produrre energie rinnovabili diverse e perfettamente integrabili e di spingere sull’efficientamento dei propri consumi. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivo posti in capo all’agricoltura, la sostituzione delle fonti fossili negli usi agricoli deve prima essere accompagnata e supportata da una politica di sostegno all’agricoltore che gli riconosca gli effetti positivi generati anche in termini climatici e che rafforzi al contempo la competitività delle nostre filiere agroalimentari», ha dichiarato Lorella Rossi, Responsabile Area tecnica del CIB – Consorzio Italiano Biogas. Particolare attenzione è posta all’importanza di un mix energetico dove elettrificazione e utilizzo del biometano vanno impiegati in modo integrato.

Livio de Santoli, Presidente del Coordinamento FREE, ha aggiunto che «nel percorso di transizione ecologica gli obiettivi sfidanti che dobbiamo conseguire impongono anche all’agricoltura di fare la propria parte. In questo contesto, l’integrazione di fotovoltaico e agricoltura, in primo luogo utilizzando le coperture degli edifici aziendali e le soluzioni agro-voltaiche, possono consentire alle imprese agricole di diventare protagoniste sfruttando, e non subendo, le opportunità derivanti dalla possibilità di produrre energia rinnovabile, per migliorare allo stesso tempo competitività e qualità delle produzioni tipicamente agricole».

 

LE B CORP: QUANDO BUSINESS FA RIMA CON RESPONSABILITÀ

Sono 4 mila nel mondo e oltre 120 in Italia le aziende che hanno ottenuto la certificazione B Corp. Un nuovo modo di fare economia che mette i portatori d’interesse al centro della missione d’impresa. Le B Corp, cioè, distribuiscono valore prima che gli utili. Tra le italiane, nove sono intervenute in un talk a Ecomondo e Key Energy, i saloni internazionali di Italian Exhibition Group dell’economia circolare e delle energie rinnovabili in corso nel quartiere fieristico di Rimini fino a venerdì 29 ottobre. «Le aziende presenti a Ecomondo e Key Energy hanno capito l’importanza di fare business ecosostenibile concentrandosi sul senso di responsabilità della crescita aziendale e restituendo prosperità al mondo, alla società e all’ambiente» ha affermato Alessandra Astolfi, Group Exhibition Manager della Divisione Green Technologies di IEG. Sono cinque, le aree delle B Corp che abbracciano questi temi: l’Area Persone con Elena Colombo, Sustainability Project Manager in Danone. L’Area Comunità ha visto gli interventi di Enrico Settimi, Communication Specialist di CRMpartners, e Andrea Grillenzoni, Direttore Generale della modenese Garc. Nell’Area Governance Laura Pighi, Chief Program Officer di Habitech e Francesco Serventi, Evolution Flow Leader di Nativa. L’Area Ambiente è rappresentata da Luca Zanchi, Responsabile Area Sostenibilità di Fedabo, Alessandro Villa, CEO Elmec Solar e Chiara Cerizza, Responsabile CSR e Comunicazione di Evolvere. Infine, l’Area Clienti ha visto l’intervento di Giancarlo Fonseca, Head of Distribution di Lombard Odier Investment Managers.

PREMIO STARTUP PER IL CLIMA 2021: WIND CITY SI AGGIUDICA LA PRIMA EDIZIONE

Le mini pale eoliche di Wind City si aggiudicano la prima edizione del Premio Startup per il clima 2021, nel corso della terza giornata di Ecomondo e Key Energy 2021 i saloni internazionali di Italian Exhibition Group dedicati all’economia circolare e alle energie rinnovabili. Un brevetto innovativo, per un concetto di conversione eolica ad asse verticale che rende possibile la produzione di energia in tutti i venti. WindCity con l’idea di una “geometria variabile per un vento variabile”, ha portato allo sviluppo di una meccanica che consente incrementi di produzione fino al 60% in più rispetto alle macchine tradizionali e che si adatta da sola ai cambiamenti naturali. La prima edizione del contest ha visto la partecipazione di cinque start-up finaliste, selezionate tra oltre settanta imprese innovative che hanno risposto a una call chiusa il 1 settembre, che attraverso la voce dei propri ceo hanno presentato il proprio progetto e il proprio pitch di sei minuti una giuria composta  da Franco Jamoletti di Step Tech Park, Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Anna Parasacchi e Raimondo Orsini, moderatori della premiazione e membri della Fondazione, e Alessandra Astolfi, group exhibition manager della divisione Green Technologies di IEG. Il premio, consegnato al ceo e r&d head Tommaso Morbiato, consente a Wind city di aggiudicarsi un premio di 5 mila euro e un percorso di incubazione e accelerazione del processo innovativo con il contributo di I4C – Italy for Climate, superando le proposte delle altre start up finaliste: B-Plas, attiva nella trasformazione dei fanghi reflui in biogas per produrre bioplastica a valore negativo; Green Independence con la proposta New Artificial Leaf (NAL), in grado di trasformare direttamente l’energia solare in Green Hydrogen o altri solar fuel; Nextone, che grazie al processo Nextlight crea reti di illuminazione urbane sostenibili con una tecnologia wireless e a sensori; Pin Bike con le soluzioni sulla mobilità,  per un sistema che permette di rilasciare incentivi economici certificati ai cittadini che si spostano in maniera ecosostenibile e già attivo a Bari, Foggia, Pescara, Bergamo e negli 11 comuni del Patto della zona Ovest nell’Area Metropolitana di Torino.

CERTIFICAZIONE ECOLABEL UE E REGISTRAZIONI INNOVATIVE EMAS: LE REALTÀ PREMIATE

Le certificazioni Ecolabel UE e la registrazione EMAS conquistano sempre più aziende italiane, che sono state ricambiate con un premio nella terza giornata di Ecomondo e Key Energy, in corso nel quartiere fieristico di Rimini sino a domani, venerdì 29 ottobre. L’evento, organizzato da ISPRA, si è tenuto in presenza di Alessandro Zagarella, presidente del comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit, e di Silvia UbaldiniMara D’AmicoBarbara d’AlessandroRoberta GiocondiGiulia Maggiorelli e Salvatore Curcuruto, del servizio certificazioni ambientali ISPRA. Sette le aziende premiate per Ecolabel UE, marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita: I.C.E. FOR, produttore di detergenti professionali, per campagna pubblicitaria d’effetto e capillare che ha ottenuto il riconoscimento di prodotto dell’anno 2020; L’Ambiente, per la strategia di comunicazione legata al territorio finalizzata all’avvicinamento del consumatore all’Ecolabel UE; Fedrigoni , per aver trovato il modo di ridurre significativamente la quantità di rifiuti indifferenziabili intervenendo sugli imballi con l’eliminazione della plastica non differenziabile; Falpi, per il mobile carrellato Kubi Pro Big Foot, realizzato con un sistema di smontaggio sostenibile che consente riparazione, riutilizzo e riciclaggio completo del prodotto; Pulitori e Affini, grazie alla linea completa di prodotti a sistema preimpegnato a secco; Amaduzzi, con il trittico di fontane che eroga acqua naturale, refrigerata e frizzante funzionale a proposte turistiche guidate dall’obiettivo di coniugare accoglienza, educazione e sostenibilità; Filmop International, che ottiene la menzione speciale per una campagna marketing che diffonde l’importanza e il significato della certificazione Ecolabel UE presso i clienti, ossia i distributori di prodotti per il cleaning professionale. Tre le categorie per la premiazione alla certificazione EMAS, strumento volontario dedicato alle imprese che vogliono valutare e migliorare la propria efficienza ambientale aderendo a un programma comunitario: Migliore Dichiarazione Ambientale, conferito al Comune di VignolaG.A.I.A.Trentino Trasporti, Serenissima Ristorazione e Edison Rinnovabili, aziende accomunate dalla presentazione di una dichiarazione dal format originale e ricercate, che coniuga sintesi ed elevata capacità comunicativa per comunicazioni efficaci dalla consultazione chiara e rapida; Migliori iniziative di uso del logo Emas per le campagne di comunicazione di Air DolomitiAzienda Multiservizi Andora e ancora Trentino TrasportiMigliori iniziative di contenimento dell’impronta di carbonio Preti MangimiAir Dolomiti, che bissa grazie all’adozione di una serie di misure volte a ridurre il consumo di carburante e di conseguenza le emissioni di CO2, Comune di Calenzano e Comune di Ala, mentre la menzione speciale va a Gal MongioieABBVIE e Acea Ambiente per gli impianti di Orvieto, San Vittore e Terni.

 Stato Città del Vaticano, verso una smart city sempre più verde e sostenibile 

“La transizione ambientale nello Stato Città del Vaticano è un percorso avviato ormai da anni. Abbiamo raggiunto ottimi risultati e abbiamo costruito un modello concreto e possibile di sostenibilità e spinta verso l’economia circolare. Soprattutto, in costante miglioramento”. Lo ha spiegato oggi a Ecomondo durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo passo avanti nella gestione di ciclo rifiuti e tutela ambientale Rafael Tornini, responsabile del Servizio Giardini e Ambiente dello Stato della Città del Vaticano (Direzione delle Infrastrutture e Servizi). Performance ottenuta con l’adozione, a metà del 2020, della piattaforma informatica Innovambiente, per gestire il centro di raccolta rifiuti del Torrione di San Giovanni.  E per raggiungere livelli qualitativi ancora più elevati nelle performance di conferimento, riciclo e smaltimento dei conferimenti da parte delle utenze presenti sul suo territorio, il Servizio Giardini e Ambiente si è dotato a metà del 2020 di una versione customizzata del software CCR PLUS, piattaforma informatica realizzata dall’azienda high-tech materana, Innovambiente. Un applicativo destinato ai centri di raccolta.

Grazie alle sue capacità di espansione di funzioni e servizi per gestore e utenti, la suite Innovambiente diventerà, già nel 2022, baricentro di integrazione e gestione dati quali: calcolo delle tariffe elettriche e del gas all’interno dello Stato, integrazione di una serie di sottosistemi e di sensoristica per il controllo delle aree verdi dello Stato e delle stazioni di ricarica veicoli elettrici.

“Lo Stato della Città del Vaticano ha alcune caratteristiche particolari che hanno reso necessaria la messa a disposizione di uno strumento tagliato sulle sue specificità e bisogni- ha concluso l’amministratore delegato di Innovambiente, Andrea Di Pasquale – Siamo naturalmente orgogliosi di poter mettere a disposizione la nostra esperienza per sviluppare un progetto molto ambizioso e che ci vedrà impegnati anche nei prossimi mesi per giungere alla realizzazione di una vera Smart City, sempre più verde e sostenibile, all’interno di questa realtà”.

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