Le minoranze nazionali nell’area transfrontaliera

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Le diversità linguistiche rappresentano un
patrimonio riconosciuto, tutelato e sostenuto
dall’Amministrazione regionale: superato il secolo delle
divisioni, i popoli europei, e in particolar modo quelli un tempo
separati dalla Cortina di ferro, lavorano oggi uniti nel comune
intento di costruire un futuro di pace e prosperità per le
prossime generazioni”.

Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara
Zilli, nel corso del proprio intervento all’evento online “Le
minoranze nazionali nell’area transfrontaliera”, organizzato con
cadenza annuale dall’Ufficio del Governo della Repubblica di
Slovenia per lo Sviluppo e la Politica di Coesione europea in
collaborazione con l’Autorità di Gestione del programma Interreg
V-A Italia-Slovenia 2014-2020 incardinata presso la Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia.

“Il Friuli Venezia Giulia – ha rimarcato l’assessore –
rappresenta uno spazio di contatto complesso che, sotto l’egida
di specifiche leggi nazionali e regionali, riconosce e tutela le
minoranze linguistiche storicamente radicate sul proprio
territorio”.

“In particolare – ha ricordato ancora Zilli – la legge 38/2001
prefigura interventi ad ampio spettro a vantaggio di una
minoranza specifica, quella slovena, ispirandosi alle misure di
tutela previste sia dalla Convenzione quadro per le minoranze
nazionali che dalla Carta europea delle lingue regionali o
minoritarie”.

L’assessore alle Finanze ha quindi sottolineato l’importanza del
processo di allargamento ad Est dei confini europei e del
potenziamento dei programmi di cooperazione, “elementi
imprescindibili per rinsaldare un legame profondamente radicato
nella storia di queste terre e per alimentare processi virtuosi
di comune crescita”.

“Coltivando i frutti di questa lunga semina – ha concluso Zilli –
sono certa che potremo generare ricadute positive non solo
nell’immediato, ma anche per le generazioni che verranno”.

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