Imprese, il Pd a Giorgetti: governo attivi Leonardo per salvare Superjet

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La Superjet, “che ha già subito conseguenze significative dalle sanzioni imposte alla Federazione russa in seguito all’intervento militare in Crimea del 2014, rischia oggi di essere messa definitivamente in ginocchio dall’attuale crisi ucraina a causa della grave crisi di liquidità successiva alle sanzioni comminate alla Russia, alla sospensione di tutte le certificazioni Easa relative a volo, manutenzione e progettazione del velivolo SSJ 100, e al blocco degli approvvigionamenti già comunicato da diversi fornitori”. Per questo il Pd, alla Camera, va in pressing sul ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, sollecitando un “necessario intervento di monitoraggio per individuare situazioni come questa” e “le opportune iniziative per contenere l’emergenza e salvaguardare i posti di lavoro”. Che non sono pochi: l’azienda ha la sua sede principale nel perimetro aeroportuale di Tessera-Venezia e occupa, oltre all’indotto, 140 dipendenti per manutenzione velivoli, assistenza clienti, addestramento piloti e attività di supporto alla vendita. Superjet allestisce e commercializza in Europa i velivoli realizzati in Russia ma per farlo le serve una autorizzazione come organizzazione di produzione che le permetta di proseguire la sua attività senza entrare in conflitto con il diritto comunitario. E per questo la diplomazia russa e quella italiana stavano lavorando in sinergia. La guerra ha cambiato gli scenari. E ora la situazione è di allarme rosso.
Così i deputati dem Gianluca Benamati e Nicola Pellicani chiedono a Giorgetti con una interrogazione depositata ieri alla Camera e visionata dalla ‘Dire’, di attivare Leonardo (che ha il 10%) per “assicurare la piena continuità e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali” di questa e altre italiane legate alla Russia.

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