Premiazione dei giovani hacker etici dell’Univpm

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L’Università Politecnica delle Marche anche quest’anno ha aderito alla CyberChallenge.IT 2022, il percorso di addestramento e selezione del team nazionale di cyberdefender in collaborazione con il Cybersecurity National Lab del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

Martedì 28 Giugno 2022 si è tenuta la cerimonia di premiazione degli studenti presso il Faculty Club dell’Unvipm. Sono stati premiati i primi tre classificati: Edoardo Sampaolesi, Lorenzo Tiseni e Luca Pigliacampo. I tre ragazzi, assieme a Mihail Bobeica, Mattia Sbattella e Giacomo Santilli formano la squadra UNIVPM che parteciperà al campionato italiano, dal 30 giugno al 1° luglio 2022, durante il quale si confronteranno le squadre delle trentaquattro sedi locali. I vincitori del campionato italiano formeranno la Squadra Nazionale di Cyberdefender che parteciperà alla European Cyber Security Challenge.

Cyberchallenge è un progetto rivolto agli studenti tra i 16 e i 24 anni ed è il primo programma italiano di addestramento alla cybersecurity per giovani delle scuole superiori e delle università. L’Università Politecnica delle Marche partecipa da quattro anni al progetto.

“Un percorso che vede insieme studentesse e studenti delle scuole superiori e dell’Università, creando un’occasione di confronto – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – anche con il mondo del lavoro. Sono state coinvolte, infatti, imprese locali attente alla formazione di professionisti esperti in cyber security ed ethical hacking”.

Hanno sostenuto l’iniziativa Ancharia Cybersecurity di Ancona e la Eritel di Montemarciano, sponsor locali di questa edizione della Cyberchallenge.

Le ragazze e i ragazzi coinvolti da Univpm sono stati 25: 20 provenienti dai corsi di laurea in Ingegneria Informatica e dell’Automazione (uno dalla magistrale e 19 dalla triennale) e 5 dalle scuole superiori. Queste ragazze e questi ragazzi hanno seguito un percorso di addestramento di 6 ore alla settimana, per 13 settimane e sono stati seguiti da professionisti della cybersecurity. Le sessioni di addestramento hanno riguardato le attività connesse con i test di penetrazione, ovvero le attività mediante le quali hacker etici mettono alla prova i sistemi di difesa di una infrastruttura informatica con il fine di evidenziare eventuali falle.

La filosofia di questo percorso è quello di acquisire competenze divertendosi, imparando tramite la versione cyber del ben noto gioco “rubabandiera” (Capture The Flag o CTF in inglese). La gara locale è stata di tipo Jeopardy, una gara individuale dove ognuno doveva cercare di attaccare una infrastruttura, “rubando” il maggior numero di bandiere. La finale nazionale del 30 giugno, invece, è di tipo Attack & Defense, una gara a squadre, dove ogni squadra deve difendere le proprie risorse informatiche e deve attaccare le risorse delle altre squadre.

La finale nazionale torna in presenza, a Torino, dopo due anni in cui si è svolta da remoto. L’ultima volta che la gara è stata svolta in presenza, l’Univpm ha ottenuto un ottimo 6° posto.

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