“Da domani, alle ore 11, si procederà all’apertura del Pozzo di Sant’Anna del Furlo da cui saranno rilasciati 200 litri di acqua al secondo da immettere nel fiume Metauro”. A dichiararlo è l’assessore regionale alle Risorse idriche e Protezione civile, Stefano Aguzzi, questa mattina, al termine di una riunione, centrata sull’emergenza idrica in corso, del Comitato provinciale di Protezione civile, a cui erano presenti anche le Ato, alcuni Comuni, la Prefettura, la Provincia, il Ministero degli Interni, l’Asur e l’Arpam, coordinati dalla Protezione civile regionale.
Dopo il decreto dei giorni scorsi per limitare il prelievo di acqua a uso irriguo da tutti i corsi d’acqua insistenti nel bacino idrografico del fiume Metauro, per preservare la risorsa idrica e salvaguardare il sistema di approvvigionamento idropotabile del territorio della provincia di Pesaro e Urbino, ora un nuovo intervento.
“Siamo in piena emergenza – ha detto Aguzzi – Vi è una situazione di difficoltà a prelevare l’acqua potabile per immetterla poi negli acquedotti di Fano e di Pesaro. Si è deciso al momento di non aprire ancora il Pozzo del Burano ma di procedere all’apertura di quello di Sant’Anna del Furlo. Saranno immessi a monte nel fiume Metauro 200 litri di acqua al secondo. L’obiettivo è continuare comunque a mantenere vivo il corso del fiume, scongiurando la secca a valle degli invasi, perché contemporaneamente a questo nuovo afflusso di acqua, altrettanta di pari quantità sarà trattenuta dall’invaso di Tavernelle, riducendo così il deflusso naturale di 200 litri d’acqua al secondo.
“Questo vuol dire che nell’invaso di Tavernelle, da dove viene prelevata l’acqua, arrivano di fatto 400 litri di acqua al secondo, perché 200 in meno escono e 200 in più arrivano, garantendo un maggior afflusso complessivo dell’acquedotto e della potabilità di 400 litri al secondo”.